CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 8 aprile 2014

La lampadina dei sogni





Soffi di vento leggero, profumi teneri, respiri. Carezza lente, memorie ritrovate, risvegli, amori nuovi. Finalmente la primavera, l'aria che si e' ammorbidita nel rosa dei mandorli. Il cielo e' puro e azzurro. L'inverno e' stato lungo, lunghissimo. Un coperchio scuro, un'umida prigione. Mi ha bagnato il cuore. Inverno amaro, malinconico, sere fredde e oscure. La pioggia intensa e ossessiva, una pioggia nera nell'anima. Un naufragio nell'acqua  del cielo e tante notti con il silenzio che mi invadeva. Il buio di qualche ferita e di qualche sogno non risolto. Ore lente e grigie, i silenzi del molo e spiagge vuote. Il mare incombente e spaventoso. I tormenti del vento, le mie vele stracciate. Nessuna possibilita' di mettere la prua del mio cuore nella tempesta. La stanchezza dell'eta', la pigrizia, la noia. 
Ora finalmente la primavera. Mi passeggia dentro un profumo di aria nuova. E' un risveglio, la vita ricomincia. C'e' odore di fresie. La luce mi restituisce la vita e ha un bel colore. Esco nel sole, riaccendo la lampadina dei sogni. Ho in tasca una conchiglia, e' il mio portafortuna. L'ho raccolta in una notte d'estate di tanti anni fa quando, da ragazzino cresciuto troppo in fretta, andavo a raccontare al mare la mia voglia di orizzonti lontani e irraggiungibili. 

(Roberto Gianani, Scritti)

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