CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 29 aprile 2017

Punta Ala - Riva di Traiano


Sveglia presto. Lasciamo l'ormeggio alle 8.30. Dire che non abbiamo un leggero nodo in gola nel momento in cui ci allontaniamo dal pontile che ci ha ospitato per cinque anni non sarebbe onesto. Ma come in ogni distacco occorre guardare avanti. E davanti a noi c'e' la prospettiva di tante miglia in mare, nuovi e vecchi approdi, in definitiva nuove esperienze e nuove avventure, il sale della vita. Fatto il pieno di carburante prendiamo il mare. Soffia un maestrale tra i 7 e gli 8 nodi e apriamo il gennaker. La velocità è buona e alle 16 siamo al traverso di Giannutri. Vogliamo arrivare a Riva di Traiano in modo da recuperare un poco la strada che non siamo riusciti a fare nei giorni scorsi. Nel pomeriggio, mentrestiamo attraversando il tratto di mare tra l'Isola del Giglio e l'Argentario, il vento rinforza fino a 20 nodi e si forma un po' d'onda, ma al gran lasco si viaggia che è una meraviglia. Prudenzialmente pero' togliamo il gennaker e procediamo con randa e genoa. Costeggiamo il tratto di costa rettilinea e sabbiosa dove la ciminiera a strisce orizzontali rosse e bianche della centrale elettrica di Montalto di Castro costituisce un evidente punto cospicuo. Alle 20, in vista di Civitavecchia, assistiamo al tramonto del sole dietro all'Isola del Giglio. Come sempre stiamo attenti se per caso riuscissimo a vedere il "raggio verde", ma anche stasera ci è andata male. Nella vita sono riuscito a vederlo solo due volte, la prima a Sperlonga, la seconda mentre attraversavo le Bocche di Bonifacio. Ma erano tanti anni fa. Tania mi chiede da che cosa sia provocato. Non glielo so spiegare e allora Wikipedia mi viene in soccorso: si tratta di un fenomeno dovuto alla rifrazione della luce solare da parte dell'atmosfera, quando i raggi solari radenti , attraversando uno strato d'aria piu' spesso, vengono scomposti come in un prisma nelle varie componenti colorate , e fra queste quella verde si distingue per contrasto con la tonalita' generale giallo-arancione del cielo. Mentre ci documentiamo su questo fenomeno ci avviciniamo all'entrata del Marina di Riva di Traiano. L'ingresso ha richiesto un po' di attenzione a causa del buio, delle numerose luci sulla costa, delle tante navi alla fonda nei suoi pressi e non ultimo del vento che è rinforzato ulteriormente. Non riesco a identificare con chiarezza la luce verde che dobbiamo lasciare a dritta e quindi, per maggiore sicurezza, illumino con il faro alogeno che abbiamo a bordo la punta della massicciata della diga foranea tenendomi a debita distanza. Tutto bene. Alle 22.30 siamo in banchina. Un po' stanchi in verità, ma con le prime 70 miglia alle spalle.

(Giornale di bordo)

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