CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







mercoledì 30 settembre 2020

Kuçuk Adasi - Bodrum


In giornata il vento dovrebbe aumentare e per questo, subito dopo colazione, ci dirigiamo verso il vicino Marina di Bodrum. Domani scadono i nostri contratti per la linea telefonica ed internet e pertanto dobbiamo neccessariamente passare in un negozio della Turkcell per rinnovarli. Nei prossimi giorni vorremmo rimanere nelle prossimità di Bodrum in modo da limitare le miglia da percorrere, considerato il problema dell'infiltrazione d'acqua dall'asse del timone. Adatteremo il programma a seconda delle previsioni meteo. Giunti al Marina telefono ad Ozgur che gentilemente si offre di accompagnarci nel pomeriggio in un negozio di moquettes. Quella che abbiamo a bordo ha otto anni e comincia a presentare dei segni di usura. Vorremmo pertanto sostituirla. Purtroppo Ozgur mi dice che non è riuscito a trovare ad un prezzo accettabile il telecomando del salpa ancora Lewmar che ci si è rotto alcuni giorni fa. Comprarne uno nuovo in Turchia, viste le tasse molto elevate, ci costerebbe quasi 500 dollari. Una follia, tenuto conto che il suo prezzo reale è intorno ai 200. Me ne farò spedire uno dall'Hallberg Rassy in occasione di un mio prossimo ordine. In attesa dell'appuntamento con Ozgur facciamo un salto al negozio di nautica del Marina, dove compriamo dell'agglomerante e una spugna, e successivamente da Turkcell. Fa molto caldo e camminare con le mascherine indossate non facilita certo la respirazione. Mentre camminiamo sul lungomare passiamo davanti a "Korfezi", uno dei nostri ristoranti preferiti a Bodrum, dove ci fermiamo a pranzo. Si è alzata una gradevole brezza e seduti al nostro tavolo si sta d'incanto. Ordiniamo un'insalata di gamberetti, la solita "casserole" di polipo con verdure e formaggio fuso, dei calamari e delle patatine fritte. Ci godiamo il pranzetto e rientriamo su Habibti proprio in tempo per il nostro appuntamento con Ozgur che con la sua auto ci accompagna alla ricerca della moquette. Non troviamo ciò che cerchiamo e poiché non la sua sostituzione non è urgente per il momento preferiamo desistere. Nel pomeriggio Ozgur ha una serie di appuntamenti di lavoro e siamo quindi costretti a salutaci con la promessa che nei prossimi giorni ci ritroveremo per prendere un aperitivo insieme. Fatta una doccia negli impeccabili bagni del Marina, verso sera ci viene un irrefrenabile desiderio di sushi. Ne compriamo un vassoio da "Red Dragon" che consumeremo in barca. Un gelato alla vicina Gelateria del Corso conclude degnamente la giornata. Con il cibo oggi abbiamo senz'altro esagerato, ma di tanto in tanto qualche sregolatezza ci sta pure bene. Mentre siamo a letto mi informano al telefono che il prossimo volo per Riad è previsto per il 6 ottobre. L'Arabia Saudita continua ad essere chiusa ai voli internazionali e quelle speciali sono autorizzati con il contagocce. Noi avevamo programmato un possibile rientro verso la metà di ottobre e questa notizia scombussola i nostri piani. D'altra parte, se non prendessimo il volo del 6 correremmo il rischio di non poter rientrare fino a fine mese. Il che per noi sarebbe troppo in là nel tempo. Cosa fare? Rimandiamo all'indomani ogni decisione.
 
(Giornale di bordo)

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