Che fare con questo benedetto timone? Aspettare i pezzi originali spediti dall'Hallberg Rassy o lasciare fare il meccanico sperando che trovi una valida soluzione artigianale? Questo il dilemma in cui mi dibatto mentre con l'auto che abbiamo nuovamente affittato per un paio di giorni all'AVIS raggiungiamo il cantiere. Quando arriviamo allo Yat Lift il timone è stato nuovamente smontato ed è appoggiato a terra. Mustafa mi dice che il meccanico sta cercando di trovare una guarnizione che possa essere montata in sostituzione della vecchia tela cerata che, nonostante sia stata ricondizionata, lascia ancora filtrare l'acqua. Che il meccanico si sia convinto che qualsiasi altra soluzione difficilmente avrebbe risolto il problema è già un passo avanti nella buona direzione. In tarda mattinata viene anche l'elettricista che da uno sguardo alla strumentazione che non funziona senza però avere l'aria di capirci molto. Dopo un po' mi dice che chiederà ad un suo amico, che è un tecnico della Simrad, di venire a controllare. Ne approfitto per chiedergli qualche informazione su come gestire i pannelli solari e mi propone di montare un regolatore che può essere facilmente controllato direttamente dall'I-Pad tramite bluetooth. Queste modernità, confesso, un po' mi spaventano. Pertanto ringrazio per il consiglio e gli dico che semmai ne riparleremo. La mattinata e il primo pomeriggio trascorrono così, velocemente. Verso le 16 decidiamo di mangiare un panino nella solita trattoria vicino al cantiere. Non c'è null'altro che al momento si possa fare. Di fatto siamo nelle mani del meccanico e del tecnico della strumentazione che, tuttavia, fino a domani non si faranno vivi. Non vogliamo abbatterci, ma non si può nascondere che ce ne torniamo in albergo con aria un po' mesta. Qui troviamo la ciliegina sulla torta di questa giornata piuttosto inconcludente. Nella stanza accanto infatti sono arrivati dei dei nuovi vicini decisamente rumorosi. Oggi proprio non è cosa! Dopo aver guardato un po' di televisione spegniamo la luce e con fatica ci addormentiamo. Speriamo che domani le cose possano andare un tantino meglio.
( Giornale di bordo)
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