CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 3 marzo 2018

Gouvia - Mourtos


C'è il sole, anche se l'aria è ancora fresca. Ieri arrivando con l'aereo ho visto che il tratto di mare tra Paxos e Preveza era piuttosto formato mentre sotto costa era decisamente più calmo. Scarto quindi l'idea di trascorrere la notte a Porto Gaios preferendo dirigermi verso la più vicina Mourtos. In questo modo dovrei essere leggermente più ridossato nella tratta successiva. Prima di partire dobbiamo fare gasolio. Tuttavia, giunti alla pompa di benzina scopriamo che è chiusa e che in questo periodo apre solo il venerdì mattina. Chiamo sul canale 69 il Marina che a sua volta telefona al benzinaio. Mezz'ora più tardi un ragazzo pakistano apre il distributore e noi possiamo partire con il pieno. Mentre ci scostiamo dalla banchina vedo arrivare Argiris venuto apposta a salutarci. Un pensiero gentile da parte sua. Usciti dal canale di ingresso del Marina verifico che randa e genoa siano stati montati a dovere. Regolo meglio le borose e la scotta del rolla fiocco. Mentre faccio queste operazioni ci passa accanto una barca a vela battente bandiera inglese che ci precederà lungo tutto il tragitto fino a Mourtos. Il vento soffia da sud-est sui 15 nodi e dopo circa 5 ore di tranquilla navigazione diamo fondo nella piccola baia di fronte all'isolotto di Ay Nicolaos, poco lontani dalla vela inglese sulla quale vedo una sola persona trafficare con il tender per metterlo in acqua. Mentre sta scendendo il buio mi rattrista pensare che il mio vicino trascorra solo soletto la serata. Per questo, preso dal sacro fuoco dell'amore per il prossimo, gli urlo: "Do you want to have dinner with us?". Un attimo di silenzio e poi mi risponde: "Thank you, we will pass after dinner for a drink!". Solo in quel momento realizzo che in barca con lui ci deve essere qualcun altro. A cena si sono comunque persi degli ottimi "cordon bleu" e un tiramisù. Verso le 20.30 sentiamo battere a poppa. Sono i nostri ospiti arrivati a remi sul loro battellino. Si chiamano Mandy e Tim McIlraith, sono marito e moglie e vivono a Glasgow. Il loro 60 piedi, "Elysia" costruito su un progetto di German Freres nel 1990, ora è ormeggiato a Gouvia dopo essere stato negli ultimi anni a Malta. Con il precedente proprietario, ci dice Tim, ha fatto il giro del mondo diversi anni fa. Ne sono molto soddisfatti anche se in Grecia ci dicono di essere molto limitati dal pescaggio di 3,5 metri, che gli impedisce di entrare in molte baie. Scherzando gli dico che probabilmente la loro cabina a poppa è più grande di tutto l'interno di Habibti. Tim replica, da vero "gentleman", che la nostra barca è molto accogliente e che profuma ancora di nuovo. In effetti, nonostante quest'anno compia 6 anni, è proprio così. Trascorriamo insieme una piacevole serata dando fondo alla bottiglia di vino rosso greco che avevano portato alla quale ho replicato offrendo loro un Morellino di Scansano "411" della fornita cantina di bordo. Verso mezzanotte, poco dopo che Mandy e Tim hanno nuovamente raggiunto la loro barca, arriva uno scroscio. Pioverà tutta la notte, ma il nostro ancoraggio è ben protetto e con 50 metri di catena dormiamo un sonno tranquillo.

(Giornale di bordo)

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