CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 25 settembre 2018

Atene



Verso le 2 di notte ho cominciato a sentire sbattere le drizze, poi il sibilo del vento aumentare tra gli alberi delle barche a vela ormeggiate. Le cime di Habibti cominciano ad entrare in tensione e scricchiolare un poco. Quando mi alzo a controllare che tutto sia in ordine, l'anemometro segna gia' 30 nodi. Me ne ritorno a letto e sapendo che la barca e' ormeggiata a dovere dormo tranquillo fino a mattino avanzato. Dopo la colazione faccio due passi nel Marina dove sui vari pontili c'e' un'attivita' frenetica per potenziare gli ormeggi. Giunto in cima al nostro pontile non credo ai miei occhi. Sul grande due alberi in ferro ormeggiato all'inglese al molo di soprafflutto ci sono delle fiamme a bordo sviluppatesi sul ponte verso poppa. Con questo vento il rischio che si espandano velocemente e' elevatissimo. Fortunatamente il veliero e' isolato e difficilmente l'incendio potrebbe coinvolgere altre barche, ma la scena fa venire i brividi. L'equipaggio a bordo mi sembra invece che stia affrontando la situazione in modo serafico: uno dei marinai sorveglia le fiamme mentre un'altro cammina lentamente sul ponte, come se nulla fosse. Dopo un paio di minuti appaiono finalmente gli estintori e in un attimo tutto ritorna alla normalita'. Resta solo un'ampia macchia nera di fuliggine su di una fiancata del castello di poppa. Nel primo pomeriggio, a Lavrion, affittiamo una piccola Matiz e raggiungiamo Atene. Non e' la prima volta che ci troviamo in questa citta', ma non abbiamo mai avuto occasione di visitare l'Acropoli. Marco ed Elena gia' ci sono stati, ma ci dicono che la rivedrebbero volentieri. La giornata anche qui e' molto ventosa. Come noi, anche le altre centinaia di turisti sparsi nel sito archeologico sono intabarrati con cappelli e giacche a vento. La temperatura in meno di ventiquattro ore e' scesa di piu' di dieci gradi. Il Partenone, attualmente in restauro, l'anfiteatro, il tempio delle Cariatidi, gli altri monumenti, ma soprattutto la loro collocazione dominante tutta Atene, rendono questo luogo davvero particolare. Nemmeno le centinaia di turisti che abbiamo intorno riescono a scalfire la magia di questo luogo. Restiamo qui fino al tramonto poi, sulla strada del ritorno, facciamo un rapido passaggio in Piazza Syntagma, diventata famosa nei recenti anni della crisi per le manifestazioni contro il governo e la sua politica di austerita' forzata. Oggi la Grecia sembra aver superato i momenti peggiori anche se, parlando con i locali, c'e' ancora molto malcontento e preoccupazione. Tornati nuovamente a Lavrion salutiamo Marco ed Elena, che domani ripartiranno per l'Italia, con l'ennesima cena da "Limani". Anche qui hanno dovuto tirare fuori anzitempo le paratie in ferro e vetro con le quali sono soliti chiudere la veranda in inverno. In barca l'anemometro varia tra i 40-45 nodi tanto che anche in porto riesce a formarsi un po' d'onda. Sono sempre piu' convinto che la decisione di rientrare in porto sia stata quella giusta.

(Giornale di bordo)

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