CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 13 settembre 2018

Olympic Marina


Dopo varie incertezze sulle date di partenza e nuovo prossimo rientro a Kabul finalmente in questi ultimi giorni i programmi si sono chiariti e ieri siamo riusciti a prendere l'aereo della Turkish per Istanbul. Qui la solita lunga attesa di quasi cinque ore in aeroporto e infine, dopo aver preso il volo per Atene che ha quasi un'ora di ritardo, sbarchiamo al "Venizelos" alle 20,30. All'uscita ci attende il fedele Iannis che con il suo taxi ci accompagna direttamente all'Olympic Marina dove, il tempo di disfare la sacca, ci accasciamo a letto sfatti di stanchezza. Sia per il viaggio che per l'impegnativo lavoro delle ultime settimane. Dormiamo come degli angioletti fino al mattino seguente. Con la luce del sole ritornano anche le forze e mi concedo una sigaretta. Un vizio, quello del fumo, che ho abbandonato da alcuni anni e che mi concedo eccezionalmente soltanto nei periodi in cui sono in barca. Rollarmi una sigaretta dopo colazione seduto in pozzetto è un vero piacere. Poi mi metto al lavoro. Habibti necessita di una bella pulizia. Sottocoperta, come al solito, avevamo lasciato tutto in ordine al momento della nostra partenza in luglio. Invece ponte e tuga sono coperti da un leggero strarto di sabbia rossiccia accumulatasi in questi ultimi due mesi. La giornata è assolata e c'è calma di vento. E così, con tutta tranquillità, con acqua e spazzolone do una bella pulita. E' sempre un piacere tirare a lustro la piccola. Poi, rimontate le scotte che solitamente tolgo nei periodi di inutilizzo, rabboccato il serbatoio dell'acqua, fatto un salto all'ufficio del Marina per confermare la data del prossimo alaggio ai primi di ottobre, ci trasferiamo a Lavrion da "Limani", il nostro ristorante preferito. Elias ci accoglie a braccia aperte. Mangiamo ottimamente spendendo una cifra ridicola. Accanto al nostro tavolo pranzano due signori greci di una certa età, decisamente due buone forchette. Uno di loro è il sosia perfetto di Markos Vamvakaris che, per chi non fosse appassionato di musica, è stato uno dei più famosi compositori di rebetiko, una forma di musica popolare greca apparsa intorno al 1920 a seguito delle ondate migratorie dei greci espulsi dall'Asia minore. Quando garbatamente glielo facciamo notare ci pare essere decisamente compiaciuto. La cambusa invece la faremo con Marco ed Elena che arriveranno domani dall'Italia e che staranno con noi per una decina di giorni. Ormai questa sta diventando una tradizione. Anche lo scorso anno infatti, nello stesso periodo, ci avevano accompagnati nel tratto da Vibo Marina fino a Crotone. Quest'anno invece è il turno delle Cicladi verso le quali partiremo fra un paio di giorni. La sosta da "Limani" si prolunga piacevolmente e rientriamo in barca che è sera. Giusto il bicchiere della staffa e poi a letto. E' stata sufficiente questa bella giornata trascorsa al sole per farci perdere un poco quel colorito da latticino smunto con il quale siamo arrivati ieri.

(Giornale di bordo)

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