CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 2 maggio 2021

Cokertme - Kuçuk Adasi


 
Lasciamo Cokertme di buon'ora. Soffia un leggero vento da est sui 3 nodi. Habibti scivola lenta e leggera parallela alla costa. All'interno di Kargil Limani, una delle baie che si trovano a poche miglia ad ovest di Cokertme, vediamo una barca vela alla fonda. La successiva insenatura di Ilgin Limani si presenta invece un po' troppo aperta al vento prevalente. Proseguendo verso occidente un bel ancoraggio nel quale varrà la pena fermarsi in futuro è Alakisla Buku, non lontano da Orak Adasi. Quest'ultima è un'isoletta rocciosa che il portolano indica come buon ancoraggio. Ci avviciniamo facendo attenzione alla secca che si trova di fronte alla sua costa orientale. Un primo ancoraggio è una piccola insenatura dove c'è un catamarano alla fonda. Il posto non mi piace. Più bello è invece il secondo ancoraggio riportato sul portolano. Si tratta della piccola baia che si trova sul lato nord dell'isola. Oggi è occupata da un caicco e rimane ben poco posto per un'eventuale altra imbarcazione. Proseguendo il nostro giro esplorativo,  i due ridossi migliori della zona sono la baia di fronte a Karglick Buku e, ancora meglio ancora dal punto di vista paesaggistico, l'ansa che si trova un poco più a sud. Giunti in prossimità dell'isola di Karaada apriamo il gennaker che però non terremo a lungo. I giri di vento in prossimità del capo dell'isola ci impediscono di mantenere una rotta stabile. Decidiamo di andare a dare un'occhiata alla costa meridionale dell'isola che, pur essendo nelle immediate vicinanze di Bodrum, è pressochè disabitata. L'unico ancoraggio serio su quest'ultima è quello che si trova sul suo lato orientale, di fronte ad un piccolo isolotto roccioso, mentre tutta la costa meridionale è rocciosa e con fondali molto profondi. Superata l'isola ci dirigiamo verso la baia di Kucuk Adasi, che già conosciamo bene. Essendo molto vicina al Marina di Bodrum, come mi aspettavo la troviamo piuttosto affollata. Diamo fondo accanto ad un Comet 375. Nella zona circolano alcuni gommoni della Gendarmeria e della Guardia Costiera che effettuano lunghi controlli. Per una volta ne veniamo risparmiati, probabilmente grazie alla bandiera italiana. Nel pomeriggio da fondo accanto a noi un caicco con un paio di famiglie con i bambini a bordo. Dai vestiti e dalle acconciature stile rasta dei genitori ci sembrano di origine giamaicana. Trascorreranno qui un paio d'ore, fino al tramonto. Poi, con il calare del sole, la baia si svuota. E' giunto il momento di telefonare al Marina di Turgutreis per informarli del nostro arrivo previsto per dopo domani. In serata, mentre siamo seduti in pozzetto ad ascoltare un po' di musica, sentiamo alcune esplosioni di cui non sappiamo spiegarci l'origine. Verremo poi a sapere che si trattava di fuochi d'artificio sull'isola greca di Kalimnos per festeggiare la Pasqua ortodossa. Quest'isola dista di qui almeno una ventina di miglia eppure il rumore delle esplosioni si percepiva come se queste fossero dietro l'angolo. Domani cominceremo il nostro avvicinamento a Turgutreis, dove lasceremo Habibti per un po' di tempo. Ma per il momento è meglio non pensarci troppo e gustarci i pochi giorni che ci restano prima della partenza.
 
(Giornale di bordo)   

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