Giornata di grandi pulizie a bordo. Dopo aver lavato per bene la coperta Habibti è splendente. Non si può dire altrettanto dell'Hallberg Rassy 40 ormeggiato accanto a noi il cui proprietario non viene da due anni. A vederlo così ridotto mi piange il cuore e quindi salgo a bordo e gli do una pulita. Ciò mi da l'opportunità per studiare da vicino e con tutta calma questa barca paragonandola ad Habibti. La prima impressione è che questo 40 piedi sia decisamente più massiccio rispetto al 372. Non per niente pesa quasi 3 tonnellate in più. Il passaggio sul ponte, a livello delle sartie, non è agevole come sulla nostra e anche gli spazi in pozzetto sono troppo ridotti. D'altra parte ricordo che quando comprai Habibti al salone di Dusseldorf avevo guardato con attenzione questo 40 piedi che anche allora mi aveva dato l'impressione di avere spazi troppo ristretti. La giornata è calda e siamo costretti a montare il tendalino per proteggerci dal sole. Da Migros compriamo due "pitta" al formaggio che riscaldiamo per pranzo. Nel pomeriggio ricevo un messaggio da un'amica che mi chiede se posso indicarle qualcuno a cui poter indirizzare un suo conoscente che è interessato a comprare un caicco per fare del charter. La metto in contatto con Faruk la cui ex moglie è un brooker proprio per questo genere di barche. Riceviamo anche la visita di Ozgur che mi presenta Cagdas, colui che in questi mesi si prenderà cura di Habibti. Successivamente arriva anche l'elettricista che monta il nuovo interruttore. A cena siamo ospiti a casa di Ozgur e Samra. Quest'ultima ha preparato delle pietanze squisite che mangiamo seduti in giardino. Poi, quando l'aria rinfresca ci ritiriamo in casa restando a chiacchierare fino alle 22. Teoricamente è già orario di coprifuoco, ma entrambi insistono per riaccompagnarci a piedi fino al Marina. Su Habibti le valige sono pronte e domattina, purtroppo, si riparte.
(Giornale di bordo)
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