CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 16 settembre 2021

Bueyuekkargi - Marmaris

 
Dopo una notte piuttosto insonne a causa della discoteca che abbiamo scoperto essere accanto al nostro ancoraggio, verso l'alba riusciamo infine a dormire per un paio d'ore. Mi chiedo che vita debbano fare gli abitanti delle due case coloniche che si trovano a poca distanza dal locale. Salpiamo alle 8.30 alla volta di Marmaris, che dista solo un paio di miglia, ormeggiando al Netsel Marina. Lavo velocemente la barca e scendiamo subito a terra. Come prima cosa andiamo a comprare una bombola della camping gas nell'unico negozio che le vende e che avevamo scovato dopo una lunga ricerca la scorsa primavera. Poi, mentre Tania si occupa di rinnovare il nostro abbonamento telefonico, vado alla ricerca del piccolo laboratorio a cui Faruk si era rivolto in occasione della nostra ultima venuta a Marmaris per far riparare una vecchia centralina di "Alisée". Riesco a trovarlo e mostro al tecnico, un signore sulla sessantina, il trasduttore della stazione del vento che non funziona. Il tecnico la guarda per un attimo e senza aggiungere altro mi dice di ritornare tra un paio d'ore. Portata la bombola del gas in barca raggiungo Tania che mi aspetta davanti al negozio della Turkcell. Ci sediamo in un bar all'ombra e mentre ci beviamo due birre fresche telefono ad Alp, a Istanbul, per assicurarmi che il pagamento del nuovo tender della Arimar sia andato a buon fine. Poi parlo con Francesca, la responsabile per le vendite all'estero di Eurovinil che mi da il contatto telefonico di Aytug, il distributore per la Turchia, che chiamo subito dopo. Con lui definiamo le modalità per l'ordine e il pagamento. Essendo una zattera con le specifiche italiane la dovrà inserire nel prossimo ordine e appena la riceverà dall'Italia la spedirà allo Yat Lift di Bodrum. In uno dei tanti negozi di nautica che si trovano a Marmaris compriamo alcune minuterie da tenere a bordo. Poi, speranzosi, ci avviamo verso il laboratorio a cui avevo lasciato il trasduttore. Quando vedo l'elica che era bloccata girare di nuovo mi si apre il cuore. Il tecnico mi mostra due minuscole rondelle che si erano rotte al suo interno e che ha sostituito. Pago con gran piacere i 50 euro che mi chiede per il suo lavoro, tanto più considerato che un trasduttore nuovo comprato in Turchia mi sarebbe costato più di 700. Approfittando dei negozi di nautica estremamente ben forniti che si trovano a Marmaris compriamo dei copriparabordi di spugna spessa e in un laboratorio di tappezzeria ordiniamo quattro nuovi cuscini per il pozzetto che ritireremo la mattina seguente. Una giornata un po' dispendiosa quella odierna, ma risolutiva per molti aspetti. Dopo essere salito in testa d'albero e rimontato il trasduttore appena riparato, ceniamo da "Pineapple", un elegante ristorante all'interno del Marina. I locali sul lungomare sono super affollati e non ci va di frequentare posti con troppa gente in questo periodo. Riceviamo un messaggio da Johnatan di "Aphrodite" che ci dice essere appena arrivato a Bozburun. Peccato non essere riusciti ad incontrarci nuovamente. Domani comincerà la lunga risalita verso Istanbul. Ci diamo appuntamento per la prossima stagione. Dopo cena facciamo una passeggiata nel Marina. La cacofonia di "boom boom music" provieniente dal lungomare è assordante, ma non è nulla se paragonata all'esperienza della notte scorsa. E' proprio vero che nella vita tutto è relativo.
 
(Giornale di bordo) 

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