CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 30 aprile 2022

Yasica Adalari


Tania, come al solito, si sveglia all'alba. Prendere il caffè in pozzetto guardando il sorgere del sole fa parte di un suo rito quotidiano quasi irrinunciabile quando siamo in barca. Da parte mia, se proprio non ve ne è necessità, preferisco prendermela più comoda e così, anche stamattina, non esco dal letto prima delle 7.30. Le previsioni confermano una giornata piuttosto ventosa. Ma è nei prossimi giorni che è previsto l'arrivo di un'altra burrasca, questa volta da nord-est. L'area di Kas sarà quella più interessata, ma anche in questa zona vi saranno venti sopra i 40 nodi. Per oggi, il nostro ridosso è perfetto. Nei prossimi giorni vedremo il da farsi, tuttavia, avendo tempo a disposizione non credo faremo lunghi spostamenti. Farouk oggi dovrà accompagnare la sorella di Osnya a Dalaman, pertanto ci rivedremo domani sera. I due yacht a motore sono ancora ormeggiati accanto a noi. Su quello più grande il generatore continua ad essere costantemente acceso. Al seguito ha anche un enorme gommone semi-cabinato di colore nero con due potenti motori fuoribordo e un impianto stereo da paura. Ogni qualvolta qualcuno degli occupanti della barca sale sul gommone per farsi un giro per prima cosa accende l'impianto stereo che spara musica techno a tutto volume. Una delle particolarità del golfo di Gocek è che essendovi molte barche vengono forniti anche molti servizi. Tra questi, oltre il ritiro dei sacchi dell'immondizia, c'è anche la possibilità di fare cambusa senza la necessità di scendere a terra. Allo scopo, durante tutta la giornata circolano dei battelli-supermercato. Il più grande è quello di Migros che è un piccolo traghetto, ma ce ne sono anche di più piccoli. Questi ultimi solitamente applicano dei prezzi un po' più cari. Un servizio davvero comodo e che non avevamo mai trovato altrove. Per far trascorrere la giornata e fare un po' di moto facciamo un giro con il tender a remi. Usciamo dalla piccola baia passando accanto ad una meda che segnala dei bassi fondali. Sulla restante parte dell'isola è ormeggiata una schiera di super yacht di diverse forme e dimensioni. Sono tutti alla fonda con le cime portate a terra e legate a delle bitte cementate. In tutta quest'area, infatti, non sarebbe consentito legare le cime d'ormeggio agli alberi. Di fronte a Yasica Adalari si trova un'isola privata sulla quale in mattinata abbiamo visto atterrare un elicottero. Farouk ci dirà appartenere ad un magnate turco che spesso la usa per dei festini. Tra tutti questi simboli di ostentata opulenza noi ce la godiamo sul nostro piccolo tender a remi. Sull'isola alle nostre spalle ci sono alcune capre, oltre a numerose galline e qualche gallo. Sul bagnasciuga, invece, vediamo un paio di piccole tartarughe che non sembrano per nulla infastidite dalla nostra presenza. La giornata è soleggiata e rientrati in barca montiamo il tendalino. Verso sera ormeggia a debita distanza un piccolo caicco che trascorrerà qui anche la notte.
 
(Giornale di bordo)

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