CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 1 maggio 2022

Yasica Adalari - Round Bay


Stamattina sono passate a trovarci alcune anatre a cui abbiamo dato i resti del pane secco che avevamo a bordo. Poi abbiamo aspettato inutilmente che passasse nella baia il barcone di Carrefour per fare un po' di cambusa. Non vedendolo arrivare, verso le 11 abbiamo deciso di partire. Al momento di togliere una delle due cime a terra, questa risulta bloccata da quelle delle due barche a motore arrivate dopo di noi due giorni fa. L'unico modo per liberarla è quello di allentare le altre due. Operazione che viene fatta, con tanto di scuse, dai marinai dei due yachts. Per far ricaricare un po' le batterie ci spingiamo fino alla non lontana baia di Gocek. Al suo esterno ha dato fondo l'Eclipse, lo yacht di Abramovic, che con i suoi 163 metri di lunghezza è il secondo yacht privato più grande al mondo. A bordo dicono esserci addirittura un sistema di difesa anti-missile. Lo avevamo già incrociato a Marmaris dove probabilmente aveva effettuato le formalità di ingresso in Turchia essendo dovuto fuggire dall'Unione Europea per non essere sequestrato, come invece è accaduto a quelli di altri  oligarchi russi a causa del conflitto in Ucraina. Farouk ci dirà che la notte precedente a bordo dell'Eclipse è dovuta intervenire la gendarmeria turca per sedare una rissa. Proprio bella gente!! La baia di Gocek è piena zeppa di barche, proprio come ci aveva detto Farouk e in più, oggi, vi entra anche un'onda fastidiosa. Facciamo un rapido dietro front e risaliamo la costa settentrionale del golfo di Skopea Limani alla ricerca di un buon ancoraggio. Troviamo un buon posto a Round Bay, dove vi sono già numerose altre barche alla ruota. Non oso immaginare che cosa debba essere questo posto in estate. Farouk ci raggiunge nel primo pomeriggio e mentre siamo su Alisee arriva anche il Bavaria 46 di Peter e Damiana, due suoi amici, lui tedesco e lei slovena, di cui faremo la conoscenza in serata. Domani approfitteranno del vento favorevole per raggiungere Rodi e, una volta passata la burrasca prevista nei prossimi giorni, continueranno per Creta dove si recano per partecipare ad un matrimonio. Ritorneranno da queste parti in luglio e trascorreranno qui un altro inverno in barca. Farouk ci dice che quest'anno il tempo è davvero strano ed imprevedibile. Nella baia in cui si trovava stamattina, senza che fosse previsto, soffiavano 35 nodi, mentre qui tutto era calmo. Tornati su Habibti facciamo un po' di spesa su uno dei barconi adibiti a supermercato. Rispetto a quelli di Carrefour e Migros è piccolino ma troviamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno. In serata entra nella baia un Oceanis 38 con a bordo un gruppo di ragazzi dall'aria gioviale, ma totalmente ignari delle nozioni basilari dell'andare a vela, compreso lo skipper che si ostina a voler dare fondo con la prua in favore di vento. Tutte le barche accanto, compreso noi, cerchiamo invano di spiegargli ad ampi gesti quale sia la manovra corretta da fare e, infine, dopo un'ora di infruttuosi tentativi lo capisce. Trascorriamo la serata su Alisee in compagnia dei nostri amici. Farouk e Peter fumano tutto il tempo e dopo un po' l'aria sottocoperta diventa quasi irrespirabile. A parte questo dettaglio siamo stati bene e anche il dolce e il liquore all'uovo preparato da Damiana sono stati apprezzati da tutti.
 
(Giornale di bordo)

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