CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







venerdì 16 luglio 2010

Canzone della bambina portoghese



E poi e poi, gente viene qui e ti dice di sapere gia' ogni legge delle cose.
E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco di verita' fatte di formule vuote...
E tutti, sai, ti san dire come fare,
quali leggi rispettare, quali regole osservare, qual'e' il vero vero...
E poi e poi, tutti chiusi in tante celle fanno a chi parla piu' forte
per non dir che stelle e morte fan paura...
Al caldo del sole, al mare scendeva la bambina portoghese,
non c'eran parole, rumori soltanto come voci sorprese,
il mare soltanto e il suo primo bikini amaranto,
le cose piu' belle e la gioia del caldo alla pelle...
Gli amici vicino sembravan sommersi dalla voce del mare...
O sogni o visioni, qualcosa la prese e si mise a pensare,
senti' che era un punto al limite di un continente,
senti' che era un niente, l'Atlantico immenso di fronte...
E in questo sentiva qualcosa di grande
che non riusciva a capire, che non poteva intuire,
che avrebbe spiegato, se avesse capito lei, quell'oceano infinito...
Ma il caldo l'avvolse, si senti' svanire e si mise a dormire
e fu solo del sole, come di mani future;
restaron soltanto il mare e un bikini amaranto...
E poi e poi, se ti scopri a ricordare, ti accorgerai che non te ne importa niente
e capirai che una sera o una stagione son come lampi, luci accese e dopo spente
e capirai che la vera ambiguita'
e' la vita che viviamo, il qualcosa che chiamiamo esser uomini...
E poi e poi, che quel vizio che ti uccidera' non sara' fumare o bere,
ma qualcosa che ti porti dentro,
cioe' vivere, vivere e poi, poi vivere
e poi, poi vivere...
(Francesco Guccini, Canzone della bambina portoghese)

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