CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 31 gennaio 2011

Gente di mare



A noi che siamo gente di pianura
Navigatori esperti di citta'
Il mare ci fa sempre un po' paura
Per quell'idea di troppa liberta'.
Eppure abbiamo il sale nei capelli
Del mare abbiamo le profondita'
E donne infreddolite negli scialli
Che aspettano che cosa non si sa.
Gente di mare che se ne va
Dove gli pare, dove non sa
Gente che muore di nostalgia
Ma quando torna, dopo un giorno muore
Per la voglia di andar via.
E quando ci fermiamo sulla riva
Lo sguardo all'orizzonte se ne va
Portandoci i pensieri alla deriva
Per quell'idea di troppa liberta'.
Gente di mare che se ne va
Dove gli pare, dove non sa
Gente corsara che non c'e' piu'
Gente lontana che porta nel cuore
Questo grande fratello blu.
Al di la' del mare c'e' qualcuno che
C'e' qualcuno che non sa niente di te.
Gente di mare che se ne va
Dove gli pare, dove non sa
Noi prigionieri in queste citta'
Viviamo sempre di oggi e di ieri
Inchiodati alla realta'...
E la gente di mare, va...

(Umberto Tozzi & Raf, Gente di mare)

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