CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 21 marzo 2011

Il libro del vento



Tra tutte le forze naturali il vento e' la piu' enigmatica. Il calore e la luce hanno sorgenti visibili, la differenza tra sole e ombra e' ovvia... Si puo' prestar loro attenzione o ignorarli. Invece il vento e' diverso. Intanto e' invisibile. Puo' alzarsi furtivamente uscendo dal nulla e solleticarci dietro il collo oppure puo' scaraventarci distesi faccia a terra. Non ha forma propria, ne' dimensioni, ne' odore, ne' sapore, ne' suono. Tutte le sue proprieta' sono prese a prestito, tutta la nostra esperienza di esso ci arriva di seconda mano. Il vento e' sfuggente, mobile, fuggitivo, difficile da definire - e impossibile da ignorare. La nostra relazione con esso e' quella di un pedone su una scacchiera, che abbia di fronte un alfiere confinato sui quadrati neri. Sulle diagonali scure siamo direttamente vulnerabili, ma anche sui quadrati bianchi quella forza ha un'influenza tramite la mediazione degli altri pezzi. Non siamo mai liberi dalla sua pressione, che controlla il nostro tempo aatmosferico mentale e ha formato molte delle nostre menti e delle nostre vite.


(Lyall Watson, Il libro del vento)

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