CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







venerdì 16 settembre 2011

Banchina



L'usanza della "passeggiata" lungo le banchine e i moli di pietra, che continuera' nel tempo sotto diverse forme, traduce l'intensa attrazione verso una scena sulla quale si concentrano le figure del fervore, dell'attivita', dell'eroismo e della sventura. Per un processo logico si integra al viaggio classico. Qui la natura cede il passo davanti alla fatica dell'uomo che ha dato forma alla pietra e ridisegnato i limiti che Dio assegno' all'Oceano. Punto d'articolazione della moda diffusa dalla pittura di marine e di un insieme di curiosita' che spinge a venire a osservare sulla banchina le tavole di un'enciclopedia animata, questo spazio didattico si propone anche come simbolo della magnificenza regale. Al tempo stesso limes di cui bisogna rafforzare la sicurezza, riparo da dove salpano le maestose flotte, teatro del pathos di naufragi e sconfitte, ricettacolo di ricchezze dove si mescolano le colorate diversita' delle etnie.

(Alain Corbin, L'invenzione del mare)

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