CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 4 marzo 2013

Legno di rosa


Passa una barca di legno d'ulivo
con sopra un pescatore e un pesce ancora
vivo
e il tempo li insegue
il tempo li circonda
il tempo li dondola e gli fa l'onda
l'onda del mare
di gente questo mare
l'onda del mare
di gente questo mare.
Passa un barca di voci leggere
piena di canzoni e senza acqua per
bere
sono le donne dei paesi vicini
sono le donne coi loro bambini
sono le operaie povere malpagate
sono le operaie povere abbandonate
in braccio al mare
di gente questo mare
in braccio al mare
di gente questo mare.
Passa una barca di legno di pino
con sopra un gendarme e con sopra un
assassino
e i loro pensieri sono legati insieme
i loro pensieri gettati in catene
in fondo al mare
catene in fondo al mare
in fondo al mare
di gente questo mare.
Passa una barca tagliata a metà
con mezzo capitano e mezzo motore che
non va
e mezzo marinaio, mezza faccia sorridente
che ha perso l'anima e non ha sentito
niente
in mezzo al mare
l'anima in mezzo al mare
in mezzo al mare
di gente questo mare.
Passa una barca di legno di rosa
che arriva al mattino e porta già la
sposa
e la sposa è bella quasi come in una
favola
bambini giù dal letto, bambini tutti
a tavola
che il tempo tac, il tempo non ci aspetta
il tempo tac, non ci rispetta
e corre disperato
disperato come un cane
ma oggi c'è da mangiare
perfino per chi ha fame
in questo mare
di gente questo mare
in questo mare
di gente questo mare.
Ah, se potessi raccontare
tutto quello che vedo e sento
dall'orizzonte di questo cielo
che picchia giù nel mare
in questa notte cieca di luna
e te
se stai ad ascoltare.

(Ivano Fossati, La barca di legno di rosa)

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