CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 20 aprile 2015

Non è


 
Non è l'aperitivo al tramonto, il bicchiere fresco attorno a cui si rilassa la mano stanca di viaggio, ma è anche questo. Non è la veleggiata veloce, salata, coricati su un fianco - tu e la barca - ebbri di vento e di schiuma, urlando per la gioia, o per la paura. Ma è anche questo. Non è la distesa immensa che ti circonda, che segue e precede, paziente e testarda, ogni tuo miglio, deserta solo per chi non ha occhi per vedere. Ma è anche questo. Non è il porto sicuro dove l'àncora infine agguanta, liberandoti un sospiro, né gli anelli del molo consumati come le mani del pescatore che ti segue con gli occhi e approva muto le tue manovre. Ma è anche questo. Non è l'isola incantata che appare all'orizzonte nella magia dell'alba dopo il passaggio più lungo, non è il suo lento, impercettibile, costante avvicinarsi, le sue promesse sussurrate. Ma è anche questo. Non è la brezza di terra che scivola lungo le colline e ti sveglia col suo profumo di mirto nel cuore della notte, né i piedi nudi che trovano stabilità sul legno della tuga mentre saluti Ercole che là, in alto, stende le sue braccia a consegnarti l'intero firmamento. Ma è anche questo. Non sono gli incontri fortuiti, quelli cercati, le amicizie strette per sempre nel breve spazio di una cena, i racconti intrisi di vino e salsedine, le risate che filtrano attraverso gli oblò socchiusi, a sera, confondendo i grilli, o le cicale. Ma è anche questo. Se mi concentro su un singolo istante, se lo distinguo, lo isolo, lo porto ad esempio o - non sia mai - me ne vanto… ecco, in un soffio ho perso tutto. A volte, certo, la scelta migliore è coltivare il silenzio.
 
 
(Carlo Peris, Pensieri)

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