Dal catrame e dal suo pregnante odore era facilissimo stabilire dove si trovava il cantiere e di che tipo fosse. Il catrame si faceva con legno di abete vecchio o di pino, tagliati quando erano già esauriti e da loro più non colava, vicino all'intaccatura, il liquido di resina. Il loro tronco rimaneva a lungo a cuocere o ad ardere finché alla fine restava una materia densa e scura. E anche questa veniva poi ripulita per togliere tutte le impurità residue. Non si può concepire la costruzione della più semplice forma di barca senza catrame (penso e mi riferisco sempre al catrame vegetale). Il catrame impedisce che le tavole di legno, al caldo o all'umidità, fermentino come il vino, chiude le cavità ed arresta la marcescenza. Viene altresì passato come un rivestimento sulle funi, soprattutto su quelle più spesse, e sulle doghe delle botti... Anche la canapa richiede un trattamento laborioso. Anch'essa, come il materiale di legno, viene messa a bagno o a riscaldare per liberare il suo fusto dalla resina e dal grasso, a scolare e a seccare al sole come il sale; poi bisogna strofinarla e batterla come fosse una spugna, pettinarla perché il suo fusto si ripulisca e si addolcisca per poterla infine annodare in trecce per ricavarne funi, tesserla per fare le vele... La stoppa è forse la componente più modesta dell'attrezzatura di bordo. I suoi filamenti sono di canapa o lino. Vengono lavati, asciugati, pettinati, poi lavorati a dovere. Diventano lisci e serici, bianchi come la canizie oppure si trasformano in ciocche bionde come il tabacco. La stoppa detta marinara è necessaria per la riparazione di un piccolo caicco come di un grosso galeone. E' in grado di tappare i buchi nelle fiancate dello scafo o le fessure nelle assicelle della coperta. Quando dall'albero si stacca un nodo essa lo rimpiazza, riempiendo lo spazio lasciato vuoto.
(Predrag Matvejevic, Breviario mediterraneo)
incredibile pensare oggi alla resina epossidica, pittura poliuretanica, vele in dacron, e come hanno semplificato la vita del costruttore e allungato quella delle barche.. Però sarebbe importante saper usare questi materiali storici.
RispondiElimina...grande fascino.
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