CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 12 novembre 2017

Palaiokastrita


Il cielo oggi e' ancora coperto, ma almeno la pioggia e' cessata. Alle 8 l'aereo atterra normalmente e accogliamo a braccia aperte mia madre e Costantino che l'ha assistita con estrema gentilezza. Alcuni amici che frequentano regolarmente la Grecia in barca mi avevano accennato dell'estrema disponibilita' dei greci. Quella dimostrata da Costantino ne e' la riprova. In mare continua ad esserci vento forte da sud-est. Il che provoca un'onda fastidiosa per noi che avremmo in programma di scendere verso l'isola di Paxos. Inoltre, credo che mia madre in queste ultime ore di emozioni ne abbia gia' collezionate a sufficienza, pertanto opto per un programma tranquillo. Una buona occasione per visitare un poco l'isola di Corfu'. In macchina raggiungiamo prima Kassiopi, un paesino sulla costa settentrionale, poi Ay Stefanos, un porticciolo di pescatori di fronte alle isole di Matraki e Othoni, ed infine Palaiokastrita. Tutto e' chiuso per l'inverno. Non riusciamo a trovare ne' una taverna ne' un bar aperto per poter mangiare qualcosa per pranzo. Troviamo pero' un piccolo negozio di alimentari dove compriamo pane e companatico, oltre ad una bottiglia di vino bianco con i quali organizziamo un improvvisato pic-nic in riva al mare. Nel frattempo infatti e' spuntato un pallido sole. Il luogo prescelto non e' lontano dal monastero ortodosso di Palaiokastrita che visitiamo nel pomeriggio. Nessun monaco in giro per i vialetti, ma in compenso tanti gatti, appisolati un po' ovunque. Suggestiva la chiesa, adornata di icone ed immagini sacre. Anche il suo custode sembra seguire l'esempio dei gatti. Dorme alla grande, anche se in una posa decisamente meditabonda. Faccio anche un salto al porticciolo dove noto, rispetto all'ultima volta che vi ero venuto in barca, una nuova massicciata sul molo di sopraflutto. Sicuramente utile per le mareggiate, ma ora i posti per il transito sono diventati veramente pochi. Non certo in questa stagione dove per mare non c'e' praticamente nessuno. Rientriamo a Gouvia percorrendo una strada panoramica sulla montagna. In questa stagione il buio scende presto e quando cala il posto migliore in cui stare e' al calduccio sulla nostra Habibti.

(Giornale di bordo)

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