CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 9 aprile 2018

Il grande Leviatano


Le coste ed i territori di dentro la balena
Facevano a me intorno un buio spaventoso
Do Dio l'onda nel sole si muoveva serena
Portandomi abissato al giudizio doloroso.
Io vidi spalancarsi la bocca dell'inferno
Con pene e con dolori d'orrenda privazione
Che solo chi ha provato sa cos'e' in eterno
Cadevo nell'abisso della disperazione.
Nella disperazione io mi rivolsi a Dio
Quando appena potevo sperar piu' la pieta'
Ed egli piego' il capo a udire il prego mio
E il grande Leviatano mi getto' in liberta'.
Corse rapido Iddio al mio grido di pena
Come fosse portato da un bianco suo delfino
Splendeva sulle acque il volto sereno
Del mio liberatore tremendo e divino.
Nel mio canto per sempre vorro' ricordare
Quell'istante gioioso di nuova concordia
D'ora innanzi e per sempre dovra' risuonare
Del grande Leviatano la potenza e la misericordia...

Canzone di Melville che appare su "Moby Dick"

(Vinicio Capossela, Marinai profeti e balene)

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