CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 26 aprile 2018

Lefkas


Arrivato ieri sera ad Atene da Kabul. Il solito viaggio di quasi 15 ore inclusa la lunga attesa all'aeroporto di Istanbul. Al "Venizelos" mi aspetta Antonio, l'autista del Tina Apartments dove siamo soliti soggiornare ad Atene. Riconosco da lontano il suo cappello da baseball di color rosso che lo rende identificabile ai clienti dell'albergo in arrivo. Mia madre e Tania sono già arrivate nel pomeriggio da Roma. Il tempo di due chiacchere e una birra e poi vado subito a letto. La sveglia stamattina è antelucana. Alle 7 parte l'autobus della "Ktel" che in cinque ore ci porterà a Lefkas. Sempre Antonio ci accompagna alla stazione di Kifisos, alla periferia di Atene. Arriviamo con una mezz'ora abbondante di anticipo. I biglietti li avevo già fatti on-line e devono soltanto essere validati. La Grecia, forse ancor più che da noi, è il paese dei timbri. Ti timbrano ogni cosa!! Il pulman parte puntuale. Pochi passeggeri a bordo. Mi addormento quasi subito svegliandomi poco prima della fermata di Patrasso. Un caffè al bar proprio davanti al forte veneziano e poi le restanti due ore e mezza per arrivare a destinazione. Dal finestrino scorrono veloci piantagioni di ulivi e limonaie, quasi senza soluzione di continuità. Usciti dall'autostrada queste lasciano il posto a dei begli scorci sul tratto di mare prospiciente Preveza. Alle 12, puntuali, l'autobus ci scarica alla fermata di fronte al Marina. Habibti è al suo posto, bella pulita. Andreas e Vassilis della Sailand si sono dimostrati affidabili ed efficienti anche nel completare per tempo e a regola d'arte alcuni lavoretti a bordo. A parte i due nuovi pulsanti del salpa ancora in coperta, è stato revisionato l'alternatore e sono stati sostituiti il tubo dell'acqua del raffreddamento motore e la pulsantiera dell'avviamento. Ho anche approfittato per aggiungere alle dotazioni di bordo alcune ulteriori parti di ricambio di riserva. Tra queste, un termostato per il miscelatore dell'acqua, una resistenza del boiler, una pompa per il drenaggio dell'acqua della doccia e un trasduttore per la rilevazione della profondità. Tutti pezzi non facilmente reperibili lungo le prossime tappe del nostro viaggio. Sistemati i bagagli facciamo cambusa in un supermercato. La spesa ci viene portata gratuitamente fino alla barca. Saldato il conto, non proprio economico, del Marina e dei servizi offerti da Sailand facciamo due passi in paese. La stagione turistica pare iniziata. Rispetto al mese di marzo, ormai la maggior parte degli esercizi commerciali è aperta. La via pedonale che attraversa lungitudinalmente l'abitato è affollata, per la maggioranza da turisti inglesi. Ceniamo da "Burano", uno dei ristoranti sul lungomare dove eravamo già stati la volta scorsa. Piatti di pesce e vino bianco fresco della casa. Poi la stanchezza ha il definitivo sopravvento e quindi ce ne andiamo a dormire. In effetti, a pensarci bene, raggiungere Lefkas da Kabul non è esattamente una passeggiata.

(Giornale di bordo)

2 commenti:

  1. sempre importante e difficile la scelta dei componenti di rispetto.

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  2. ....che poi quando ti serve qualcosa regolarmente e8quella che ti manca! 😎

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