CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







venerdì 14 settembre 2018

Lavrion


Mattinata passata a bighellonare in barca. Alle 15,30 sono arrivati con un po' di ritardo Marco ed Elena. Hanno preso un volo diretto della Aegean su Atene da Malpensa. E' sempre un piacere incontrarli. Benchè sia un anno che non ci vediamo, bastano pochi minuti per ritrovare con loro la sintonia perfetta. Posati i bagagli siamo andati subito al supermercato a fare cambusa. Comprato il giusto, senza esagerare. In questo modo approfitteremo anche di qualche cena al ristorante. Al momento di riprendere un taxi per portare la spesa in barca nessuna auto era disponibile. Il supermercato dispone anche di un servizio a domicilio, ma utilizza un camioncino frigo e se lo avessimo voluto utilizzare almeno tre di noi avrebbero dovuto fare il breve tragitto fino al porto seduti per terra all'interno della cella frigorifera. Siamo tutti tipi sportivi, ma non ci è sembrato il caso. Non ci è restato quindi che attendere che si liberasse un'auto. Dopo una mezz'oretta è arrivata infine una elegante Mercedes station wagon che ci ha portato a destinazione. Sistemate le cose abbiamo cenato da "Limani". Essendo venerdì, giorno di rientro dei vari charter di stanza a Lavrion, il ristorante era pieno come un uovo. Elias ci ha comunque trovato un tavolo in un'area un po' più appartata. I charteristi sono tutti nordici, per lo più inglesi e dopo qualche bicchiere hanno cominciato ad intonare canzoni a squarciagola con tanto di piatti in peltro sbattuti ripetutamente per terra. Insomma, un gran casino. Di quelli grevi, come solo gli inglesi ubriachi sanno fare. E' in queste occasioni che noti la profonda differenza tra la loro cultura e quella mediterranea. Negli occhi del proprietario del locale, un anziano distinto signore con il pizzetto bianco, e degli altri pochi avventori greci si percepiva uno sguardo di silenziosa commiserazione. Una deliziosa taverna greca per qualche ora è stata trasformata dai sudditi di sua Maestà in una sorta di spalto da stadio della peggior risma. Che dire? A me queste cose fanno incazzare, ma così va il mondo. Un brutto mondo..... il loro. Dopo cena si è fatta una passeggiata sulla banchina del porto dove ho visto ormeggiata Mizar, il Grand Soleil di Paolo, conosciuto brevemente a luglio. La ritroveremo, sempre lì, anche qualche settimana dopo. Il che mi fa pensare che Paolo sia rientrato almeno per un po' in Italia. In effetti, anche se c'è molta meno gente rispetto a luglio, le barche dei charteristi sono ancora numerose e, potendo, per navigare in tranquillità sarebbe stato meglio aspettare ancora qualche settimana. Nei prossimi giorni le previsioni danno un graduale peggioramento. Sull'Egeo da lunedì prossimo il Meltemi soffierà forte anche se, teoricamente, in settembre questo vento dovrebbe cominciare ad attenuarsi. Si, ma solo teoricamente. Infatti, come dice correttamente il mio amico Giovanni: "Il vento non sa leggere le carte!"

(Giornale di bordo)

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