CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







venerdì 16 agosto 2019

Cesme


Ci svegliamo presto. Salutiamo Daniele Marina che di li' a poco si apprestano a partire. Ci dicono che in serata hanno intenzione di stare alla fonda ridossati nel tratto di costa a sud di Cesme. Nei prossimi giorni, infatti, il vento dovrebbe rinforzare leggermente. Il tecnico di Mezlum Marin che attendevamo per le 10 non si presenta. Chiamo il negozio e mi dicono che sara' da noi intorno alle 12. E cosi' e'. Gli faccio vedere i lavori che desidero effettuare. Per quanto riguarda i pulsanti dei winch li dovra' ordinare ad Istanbul in quanto non ha disponibili quelli della Lewmar. Insieme andiamo all'ufficio del Marina dove lascio il doppione delle chiavi di Habibti. Anche da questo punto di vista il Marina mi pare ben organizzato. Hanno un apposito registro su cui mi fanno apporre una firma di avvenuta consegna, un proprio portachiavi su cui scrivono il nome della barca, il numero del pontile e del posto nel quale e' ormeggiata. Insomma, almeno all'apparenza mi pare una cosa seria. Nel frattempo Tania fa pulizia sottocoperta, mentre io, come di consueto, prendero' in carico quella del bagno. Pranziamo in barca, anche per terminare cio' che ci resta della cambusa. Nel pomeriggio approfondiamo la conoscenza dei nostri dirimpettai: due distinti signori di una certa eta' che hanno un motoscafo gestito da un marinaio. Sono di Istanbul. Ci dicono che domani rientreranno in quanto hanno finito le vacanze, trascorse nelle vicine isole greche, e che nei prossimi giorni arrivera' al loro posto la figlia con la sua famiglia. Sono molto gentili e ci aiuteranno a prendere accordi con Onur che in questo periodo si occupera' di Habibti. Verso sera facciamo due passi in citta'. A parte la zona nelle vicinanze del Marina che e' piuttosto occidentalizzata, il centro cittadino, accanto alla fortezza genovese, rispecchia di piu' il carattere turco del luogo, soprattutto se si percorrono le viuzze interne che si snodano da quella principale piena di negozi. Camminiamo per un paio d'ore e prima di rientrare in barca ci fermiamo al supermercato vicino al porto dove compriamo del ghiaccio da aggiungere al "raki" comprato a Foca. Domani, alle 14, verra' a prenderci il taxi che ci accompagnera' all'aeroporto di Smirne, ad un'ora di auto da Cesme. Anche questa tappa del viaggio e' terminata. Dovremmo essere di ritorno ai primi di ottobre per proseguire ancora verso sud. Ci auguriamo che nel periodo autunnale le isole greche che intendiamo visitare siano meno affollate di adesso e che riacquistino il loro "charme". Quest'anno ci siamo abituati a trovare pochissime barche in giro. Speriamo di continuare cosi'!

(Giornale di bordo)

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