CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 9 dicembre 2019

Il senso del mare


I due anni trascorsi sulla Torres rappresentano la mia unica esperienza professionale con i passeggeri, e benche' noi ufficiali addestrati sulle faticose navi indiane e sulle famose cotoniere non avessimo una grande stima dei passeggeri e li considerassimo fastidiose seccature dall'animo delicato, che ci impedivano di salpare finche' non era tutto sereno, devo confessare che quell'esperienza e' stata molto fortunata sotto tutti i punti di vista, riempiendo l'ultimo periodo della mia vita marinara di piacevoli ricordi, nuove impressioni e preziose amicizie. I piacevoli ricordi includono gli eccellenti compagni con cui ho avuto la fortuna di lavorare in ciascuno dei miei due viaggi. Ma la Torres aveva una fama che attirava il giusto tipo di marinaio, e quando arruolava l'equipaggio, il suo secondo aveva sempre una gran folla di gente promettente fra cui scegliere. E li' in mezzo c'erano sempre uomini che avevano gia' servito a bordo e non vedevano l'ora di essere riassunti, perche' oltre alle sue qualita' piu' brillanti, come la velocita' e la celebrata bellezza (cose che hanno una grande presa su un marinaio), era una nave considerata "comoda" in senso strettamente professionale, ovvero si sapeva quanto fosse facile governarla e quanto resistesse bene alle tempeste. Non posso affermare che durante il periodo trascorso a bordo ci siamo mai imbattuti in un tempo davvero tragico, ma abbiamo avuto il solito assortimento di venti, fino ad arrivare a "raffiche fortissime" (per dirla con i termini del diario di bordo) da varie direzioni; e posso testimoniare che, da ogni punto di vista marinaro, il modo in cui quella nave si lasciava scivolare sul mare grosso era uno spettacolo che scaldava il cuore. Somigliava cosi' tanto ad una dimostrazione di grazia intelligente e di ineffabile abilita' da poter affascinare perfino i meno amanti del mare fra i nostri passeggeri. Una traversata a vela fa emergere giorno dopo giorno tutto l'amore per il mare e il senso del mare nascosto in chi non ha indissolubilmente sposato l'anima alla banale terraferma.

(Joseph Conrad, Natale sul mare e altri scritti)

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