CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 4 ottobre 2022

Bodrum


La sveglia è alle 7. Porto subito i nostri bagagli all'albergo. Alle 8.15 arriva Ozgur con un suo assistente. Il vento, come speravamo, si è leggermente calmato e possiamo togliere le vele in sicurezza. Togliamo anche i pannelli solari ed il bimini. Poichè terminiamo prima del previsto telefono a Mustapha di Yat Lift chiedendogli se possiamo anticipare l'alaggio della barca. Il vento si sta nuovamente alzando e nel pomeriggio rischiamo che aumanti ancor di più. Mi da appuntamento alle 11. Arriviamo allo Yat Lift puntuali. Sul travel lift c'è ancora uno yacht a motore, così ormeggiamo all'inglese nel bacino d'alaggio. Completiamo le pratiche amministrative e paghiamo la nostra permanenza fino a fine marzo 2023. Conversiamo un poco con Ali, il proprietario del cantiere che mi mostra i miglioramenti apportati negli ultimi mesi. Purtroppo alle spalle del cantiere stanno costruendo un depuratore. Una grande struttura che finirà con il deturpare questo bell'angolo della baia di Bodrum. Ali mi racconta brevemente quali interessi vi sono dietro a quest'opera. Aliamo Habibibti nel primo pomeriggio. Con un getto a pressione di acqua calda viene lavata per bene la chiglia. Il prossimo anno occorrerà rimuovere i vari strati di antivegetativa che con gli anni si sono accumulati. Poi viene messa in un invaso in fondo al grande piazzale del cantiere. Mustapha la sposterà nei prossimi mesi in un posto più agibile al fine di metterla nuovamente in acqua a fine marzo. In effeti, durante la stagione invernale, il piazzale dello Yat Lift si riempie come un uovo. Ormai la maggior parte delle barche che vengono accolte dal cantiere sono grandi yacht a motore. Ali mi spiega che sono più redditizzi: meno clienti da gestire, meno problemi e maggiore guadagno. E' senz'altro così, ma è un peccato per i proprietari delle piccole imbarcazioni come la nostra che a Bodrum vedono ridotte le possibilità di lasciare qui le loro barche nel periodo invernale. Il nostro posto, fortunatamente, vista l'affezione che hanno per noi è sempre garantito. In futuro si vedrà. In taxi ci facciamo accompagnare in albergo. Ceniamo al solito "Gemibasi", dove ormai ci riconoscono ogni volta. Domattina alle 11.30 abbiamo l'aereo per Roma, dove ci fermeremo per poco tempo. Faremo anche una breve puntata in Toscana per poi andare a Torino per un paio di giorni prima di rientrare a Riad. Come ogni anno, al momento del decollo dall'aeroporto di Milas-Bodrum il nostro pensiero non può che andare alla nostra piccola Habibti che ci aspetterà paziente fino alla prossima primavera. 

(Giornale di bordo)

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