Svegliati verso le 8. Il tempo è molto bello: cielo sereno e poco vento da nord-est. La famiglia di Simone e Barbara parte in prima mattinata. Devono essere a Chioggia nel pomeriggio. Noi, una volta preparata la barca, salpiamo per Porto Azzurro dove ci aspettano Sandro e Flavia. Prima di uscire dal Marina facciamo il pieno di gasolio. Dobbiamo aspettare il nostro turno. Due barche a vela che avevano lasciato l’ormeggio poco prima di noi ci precedono di poco al distributore. Facciamo il primo tratto della traversata a motore. Il vento non supera i 6-7 nodi di intensità. Ci supera, anche lui a motore, uno X-Yacht 41 diretto all’Elba. Quando entriamo nel canale di Piombino il vento rinforza fino a 16 nodi. Apriamo il solo genoa per evitare di avere la barca troppo sbandata. A bordo c’è anche mia madre che fra un paio di giorni compirà 88 anni. La navigazione è divertente e tranquilla. In prossimità di Porto Azzurro il vento ci lascia. Ormeggiamo al pontile 2, ben ridossati e vicini alla piazza del paese sulla quale il Comune ha pensato bene di montare un capannone con dentro un pattinaggio su ghiaccio con della musica ad alto volume. Mi chiedo cosa abbiano in testa certi amministratori. Una struttura del genere potrebbero metterla vicino ad un campo sportivo fuori dal centro abitato non in pieno centro sulla piazza principale. A darci il benvenuto sul pontile troviamo Flavia. Con Sandro invece ci incontriamo poco più tardi e tutti insieme andiamo a bere un aperitivo in paese. Poi facciamo due passi nella via principale del centro storico dove non possiamo non fare una sosta da “Armandino”. Qui compro una bottiglia di un buon rhum consigliatami da Sandro da portare in montagna. Rientrati in barca faccio una partita a scopa con mia madre e poi alle 20 usciamo a cena tutti insieme da “Cutty Sark”.
(Giornale di bordo)
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