Svegliato alle 8. Si presenta una bella giornata di sole. Fatta colazione preparo lo zaino. Il tempo è ideale per andare a fare una camminata alle Bandite di Scarlino. L’inverno è il periodo migliore per addentrarsi nella macchia mediterranea delle verdi colline che si affacciano sul mare e che separano Follonica da Punta Ala. Lascio l’auto a Scarlino e percorro tutta la bellissima sterrata che nel bosco costeggia il mare. Lascio sulla mia destra Cala di Terra Rossa, Cala le Donne, Punta Francese, Cala Martina e Cala Violina con la sua bellissima spiaggia. Mi fermo a leggere il pannello posto accanto al monumento in memoria di Giuseppe Garibaldi, immerso tra gli alberi. Scopro che è da Cala Martina che l’eroe dei due mondi riuscì a mettersi in salvo grazie all’aiuto di un gruppo di patrioti locali dopo una travagliata fuga. Proveniente da Roma, ove non poteva più continuare la difesa della Repubblica Romana, Garibaldi, dopo essersi recato a Venezia per aiutare Guglielmo Pepe e i tanti patrioti che combattevano contro l’esercito austriaco, è costretto a fuggire braccato dagli austriaci. Arriva in Toscana, toccando Firenze, Siena e Pisa e transitando da Volterra e Pomarance. La sera del 1 settembre 1849 entra nel territorio grossetano passando vicino a Massa Marittima per poi essere ospitato a Casa Guelfi nella piana di Scarlino. Da qui, assistito da volontari scarlinesi, egli arriverà a Cala Martina per imbarcarsi la mattina del 2 settembre su una barca da pesca in direzione di Porto Venere. Da parte mia, una volta raggiunta Cala Violina, meravigliosamente deserta, ho proseguito fino al crinale sovrastante dopo aver superato due ripide impettite. Di qui, per un sentiero piuttosto accidentato, dove era evidente la presenza di cinghiali (nei quali fortunatamente non mi sono imbattuto), sono tornato indietro in direzione di Follonica superando prima Poggio Carpineta e poi ridiscendendo lungo un’altra carrareccia fino a sbucare nuovamente all’altezza di Cala Martina, poco prima del busto di Garibaldi. Una camminata di 4 ore abbondanti tra scorci davvero stupendi. Rientrato in barca e fatta una doccia bollente ho cenato e guardato un film su Rai Play. Davvero una bellissima giornata.
(Giornale di bordo)
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