CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 26 luglio 2025

Punta Ala


Sveglia presto. Prima delle 8 devo spostare l’auto dal parcheggio accanto alla garitta della sorveglianza dove l’avevo parcheggiata ieri sera. Roberto, il nostro vicino, armatore di un Grand Soleil 37 è già sveglio anche lui. Oggi, con Claire, salperanno per un giretto di un paio di settimane. Noi invece prepariamo i bagagli per ripartire domattina per la montagna. Vorrei ritornare verso fine agosto, dopo il nostro viaggio in moto fino a Tallin. E poi a settembre via in barca per un paio di mesetti. Sempre che il diavolo non ci metta la coda. In mattinata ho letto per un paio d’ore. Poi, verso le 14, ho fatto una pennichella. Mentre ero nel pieno del sonno ecco che sento un botto nella cabina. Apro gli occhi e che ci vedo? Un gabbiano. È caduto dall’osteriggio sul quale avevo steso un telo per proteggermi dal sole e sul quale il gabbiano si era appoggiato pensando che tenesse. Per buttarlo fuori ho dovuto buttargli addosso una tovaglia e prenderlo con le mani. Nel frattempo ci ha lasciato un sacco di ricordini sulla moquette. Anche per questo, ho trascorso il resto della giornata a pulire la barca. Purtroppo ho notato che sull’osteriggio di prua si è formata una piccola crepa. Per ora è ridotta, ma sicuramente è un altro problema da risolvere. Ne parlo con Sandro a cena a casa sua. Per il momento tamponerò la fessura nella speranza che non si allarghi e non si estenda, poi occorrerà sostituire il vetro temprato. Un imprevisto che avrei tanto voluto evitare.

(Giornale di bordo)

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