CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 23 ottobre 2025

Cannigione


Già prima dell’alba comincio a sentire le prime deboli raffiche. Quelle che preannunciano il passaggio tra oggi e domani di una perturbazione che porterà un vento molto forte da ovest. Poiché non ho più sonno mi alzo alle prime luci. Aggiungo due springer a poppa, faccio il pieno d’acqua e travaso la benzina per il fuoribordo nella nuova tanica comprata ieri ad Arzachena. Solo dopo che ho terminato queste operazione vedo apparire nel pozzetto della sua barca il primo degli svizzeri ormeggiati accanto ad Habibti. Mi dice che vogliono partire al più presto per evitare la sventagliata che nel pomeriggio dovrebbe portare a raffiche oltre i 40 nodi. Così fanno. Alle 8 lasciano la banchina. Fatta colazione,  con il Pandino che abbiamo affittato vado al distributore di benzina a fare il pieno. Porto con me la nuova tanica che rabbocco fino a raggiungere la tacca dei 5 litri. Poiché è l’ultimo giorno in cui disponiamo dell’auto completiamo il nostro giro alla scoperta della Gallura via terra. Ci fermiamo a Baia Sardinia, Poltu Quatu e Porto Cervo, dove mangiamo un panino nell’unico bar aperto nel Marina. Tutte le attività commerciali sono chiuse e sui pontili ci sono pochissime barche. Ritengo un privilegio poter essere qui in questo periodo in cui questi luoghi, nei quali solo un paio di mesi fa ci deve essere stato un carnaio di gente, assaporandoli praticamente deserti. Continuiamo il nostro giro con un breve passaggio a Cala Volpe, Portisco, Porto Rotondo e Marinella. Anche se questa parte della costa dovrebbe essere ridossata dal vento odierno, il mare è piuttosto mosso tanto che le barche che sono alla fonda nelle baie più protette devono stare il più possibile vicino alla riva. Facciamo ritorno a Cannigione percorrendo la strada di montagna che attraversa San Pantaleo. Qui comincia a piovere e sul crinale le raffiche sono talmente violente che fanno sbandare leggermente l’automobile. Sul nostro pontile, davvero ridossato, le raffiche arrivano invece più attenuate, anche se poco lontano da noi ad una barca a vela si è aperto una parte del genoa che sbatte all’impazzata per una buona mezz’ora prima che qualcuno venga a richiuderlo. Terminiamo la giornata cominciando a leggere i nuovi libri comprati l’altro giorno a Olbia e poi con una cena frugale: delle uova al tegamino, che per me restano pur sempre una golosità. Durante la notte è attesa la parte peggiore della perturbazione.

(Giornale di bordo)


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