Ci accoglie una bella giornata di sole e un leggero vento da nord-est, dal quale la baia di Porto Palma risulta completamente ridossata. Alcune barche del CVC lasciano il pontile. Solo tre per la verità. Credo che questa sia l’ultima settimana di attività. Infatti su uno dei due pontili del Centro Velico è arrivata una piccola gru e durante tutta la giornata un gruppo di persone ha lavorato per disalberare e tirare fuori dall’acqua la maggior parte delle barche. Noi decidiamo di scendere a terra facendo una bella camminata fino alla casa di Garibaldi. Al momento di fare il biglietto scopriamo che oggi è gratuito. Ci spiegano che è in occasione della Giornata delle Forze Armate. La visita è molto interessante e il percorso all’interno della casa e dei suoi annessi è facilitato da una serie di pannelli che illustrano le varie aree in cui si sviluppa la visita. Ritorniamo sui nostri passi facendo una deviazione fino alla non lontana Stagnali, nella cui baia eravamo stati alcuni giorni fa. Alcune delle case che costituiscono questo piccolo insediamento sono abitate da sottufficiali della Marina e da personale della Guardia Forestale, ormai, come noto, inglobati nell’Arma dei Carabinieri. A darci queste informazioni è Pasquale, un signore ottantaduenne che troviamo sul molo intento a pescare. Ci dice anche che la maggior parte delle cose che si trovavano nella casa di Garibaldi sono state sottratte dopo la morte, nel 1959, di Donna Clelia, l’ultima delle figlie dell’eroe dei due mondi, che Pasquale aveva conosciuta quando era bambino. A portarle via, continua, sono stati alcuni comandanti che negli anni sono stati di stanza alla base di La Maddalena, nonché alcuni famosi politici di cui ci ha fatto anche i nomi. Italiche vicende, molto verosimili! Ritornati in barca facciamo un breve bagno. La temperatura dell’acqua è ancora più che accettabile. Pranziamo verso le 18 seduti in pozzetto. Ma il sole ormai tramonta presto e appena scompare la temperatura scende immediatamente. Ci rintaniamo sottocoperta. Il libro che sto leggendo è avvincente e mentre sono assorto nella lettura non mi accorgo che Tania si addormenta sotto un plaid stesa sul divano. Sono solo le 19,45, ma che dire? Ormai i nostri ritmi sono questi.
(Giornale di bordo)

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