Ieri sera ho spento la luce tardi e stamattina ho impiegato un bel po’ ad uscire dal calduccio del piumino. Quando finalmente mi sono deciso e ho guardato l’ora erano le 11. Nei giorni scorsi su suggerimento di Tomaso mi sono iscritto ad un gruppo di proprietari di Hallberg Rassy che comunicano tra loro attraverso e-mail. Così, poiché nel mio messaggio di presentazione avevo scritto del prossimo refitting e soprattutto della necessità di cambiare le vele, mi sono attardato a leggere alcuni post al riguardo. Ho avuto la conferma che le vele in Epex raramente hanno una vita più lunga dei 6-8 anni. Ciò mi ha fatto ulteriormente riflettere sul materiale che sceglierò per quelle nuove. In ogni caso continuerò a comprare Elvstrom, più che altro in quanto in questo modo ho la certezza che le nuove vele avranno il taglio e la misura giusta per l’albero di Habibti, servendosi l’Hallberg Rassy da questa compagnia. È un’altra giornata fredda, ma sempre col sole. L’umidità della notte fatica un po’ ad andarsene. Inoltre, poiché il pozzetto di Habibti riceve il sole solo nel pomeriggio, il teak è rimasto a lungo bagnato. Ho scambiato due chiacchiere con il proprietario di una barca a motore ormeggiata sul nostro pontile e poi ho fatto due passi in porto. Qui ho incontrato Alessandro con il quale mi sono intrattenuto un’altra mezz’oretta. Questa sera andrò a cena a Castiglione della Pescaia con Sandro e Federico. Attendo con impazienza che arrivi martedì, giorno in cui Tania tornerà da Beirut. Senza il mio “mozzo” preferito la vita ha un sapore decisamente meno piacevole.
(Giornale di bordo)

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