CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 27 novembre 2010

Dipendenza



Il brigantino mercantile Bonito apparve scivolando intorno ad una cupa lingua di terra rivestita di foreste, sull'estuario argenteo di un gran fiume. La bava di vento che lo spingeva non avrebbe fatto oscillare la fiamma di una torcia. Sbuco' al largo da dietro una cortina di immobile fogliame, misteriosamente silente, bianco, spettrale e solennemente segreto nel suo impercettibile avanzare; e Jasper col gomito tra il sartiame di maestra, e il capo appoggiato alla mano, pensava a Freya. Ogni cosa dell'universo gli rammentava lei.
Dipendendo dalle cose, come tutti gli uomini, Jasper amava il suo barco, la casa dei suoi sogni. Gli imprestava un po' dell'anima di Freya. Il suo ponte era il sostegno del loro amore. Il possesso del brigantino calmava la sua passione con la lusinghiera certezza di una felicita' gia' conquistata.

(Joseph Conrad, Racconti di mare e di costa)

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