CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 3 maggio 2014

L'isola ignota





...così
mi avvicino, incerto, così incrocio
la tua isola ignota e non approdo, e scruto
la risacca e le grandi montagne e le barriere sonore dei fiumi,
e della spiaggia sento voci da terra, chiamare.
Strano è il cuore del marinaio: spera, ha paura,
si spinge più vicino e vira al largo della costa,
infine raddobba la vela lacerata, e volge
la prua spaccata verso l'oceano, inverte la rotta sconsolato.
E ancora, mentre si allontana fisso al timone,
misura ogni metro e ogni corrente di quell'isola chiara
dove ha avuto paura di toccare
... e per anni quando sogna ...
torna a visitarlo la terra persa,
in forma di pensiero, e vede
le montagne eterne con gesti muti
chiamarlo, e si sveglia e un'infinita nostalgia
lo prende per quella casa lontana
....

(Robert Louis Stevenson, Underwood)

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