CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 16 dicembre 2014

Caravelle



Le tre caravelle di Cristoforo Colombo, si sa, si chiamavano Nina, Pinta e Santa Maria. Un po' meno conosciuta è la storia dell'origine di questi nomi. Al tempo in questione per reclutare i marinai si ricorreva a vari sistemi: rapirli quando erano ubriachi, approfittare che fossero senza casa, metterli a partecipazione di eventuali tesori racimolati, oppure ingaggiarli dandogli del denaro ecc. ecc.. Questi individui si trovavano nei porti e locande malfamate. Quando ci fu il momento di arruolare l'equipaggio per le tre navi, oltre che promettergli parte di eventuali ricchezze trovate, Messer Colombo permise a detta ciurmaglia di affibbiare i nomi alle tre caravelle, che sarebbero servite per la missione: naturalmente i luoghi in questione avevano in sé tutto il "folclore" immaginabile con donne di malaffare, fu così che i ceffi raccolti assegnarono all'unanimità il primo nome "La Pinta" che nel gergo significa la "Dipinta di rossetto" quasi ad esagerare, e chi lo è se non una Puttana! Bene, per la seconda stessa tattica. "Nina" altro doppio senso a significare la "Giovane", la ragazza (di tutti) altro nome quindi significativo! Per il terzo ci furono varie discussioni, le proposte erano "la ciquita, la zorra, la busqueada (la piccola, la volpe, la ricercata ed altri ancora) tutti nomi riconducibili ad una data attività ben specifica! Ma a questo punto le discussioni sui vari nomi continuavano interminabili, minacciando di compromettere la spedizione stessa, fu allora che Messer Colombo dando prova di notevole arguzia, interrompendo i contestatori, annunciò: "Basta con nomi di donnacce, ne avete due! La terza si chiamerà come una Santa e quale è la maggior Santa se non Maria?" Ecco svelato il perché dei tre nomi.
 
(parlando di Cristoforo Colombo)

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