Penso che sono qui e non vorrei essere altrove, sento che
tutto quello che voglio è navigare, vivere con un ritmo scandito dagli elementi, dall’alternarsi naturale di
luce e buio, dal vento che costringe a fermarsi quando soffia troppo forte o
non soffia affatto. Perché rallentare il proprio ritmo interiore permette di
scoprire bellezze insospettabili racchiuse in piccole isole, poco più che
scogli sparsi disordinatamente nel mare, apparentemente brulle ad un occhio frettoloso,
ma in realtà mondi sterminati in cui perdersi estasiati.
(Luciano Piazza, Scritti)
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