CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 30 aprile 2018

Messolonghi


Nella notte e' piovuto e al risveglio trovo la barca completamente ricoperta da uno strato di sabbia rossa che le da un aspetto un po' trasandato. Una delle cose che veramente non sopporto. Tuttavia il cielo e' plumbeo e a poco servirebbe mettersi a lavarla in questo momento. L'atmosfera e' melanconica, forse anche a causa del fatto che una parte dell'area circostante mi pare piuttosto depressa. Solo un paio di bar sul lato sinistro del molo hanno l'aria di essere stati ristrutturati recentemente e migliorano un po' il contesto. Il bacino portuale risulta comunque ben ridossato tanto che non si percepisce per nulla il forte vento che invece continua a soffiare nel golfo di Patrasso, sempre proveniente da levante. Decidiamo cosi' che e' meglio restare qui un giorno e lasciare che la perturbazione passi prima di proseguire. Chiamo il Marina sul canale 9 per chiedere se possiamo ormeggiare da loro in modo da beneficiare di acqua ed elettricita'. Mi rispondono che non e' possibile. Hanno dei problemi con l'Autorita' portuale e non possono al momento accogliere nessuna imbarcazione. Vorrei potere avvertire Marc e Micky che hanno intenzione di lasciare qui la barca per i prossimi mesi, ma purtroppo non ho nessun loro recapito. Quelli del Marina ci dicono anche che possiamo accostare lungo l'antistante molo commerciale dove ci dovrebbe essere una colonnina per l'acqua funzionante. E cosi' facciamo. La prima impressione di Messolonghi non e' molto positiva. Scesi a terra ci dirigiamo verso il paese che dista circa mezzo chilometro. Come prima cosa ci imbattiamo in una piazzetta con una chiesa. Di qui si accede al centro storico che e' composto da una serie di viuzze con numerosi esercizi commerciali. Alcune case ben ristrutturate si alternano ad altre dall'aspetto piu' fatiscente, ma nel complesso la cittadina non e' male. Particolarmente gentili e disponibili sono invece gli abitanti che ci offrono una serie di utili indicazioni tra cui quella di dove poter trovare un supermercato. Pioviggina e all'ora di pranzo ci sediamo in un ristorante, "Dimitroukas", lungo la via principale, all'aperto e con i tavoli riparati da un tendone. Si rivelera' ottimo e per nulla caro. Messolonghi, nel complesso, comincia a piacerci sempre di piu'. Non so se corrisponda a verità, ma pare che il suo nome abbia origini italiane: Messo, in mezzo, Longhi, ai laghi. Ci potrebbe stare, sia perchè effettivamente è proprio così, sia perche' i veneziani hanno a lungo dominato questi luoghi. Nel pomeriggio il cielo si apre un poco e ne approfittiamo per visitare una sorta di cimitero monumentale trasformato in parco pubblico e meta di numerose scolaresche in gita. I vari busti che si trovano al suo interno raffigurano famosi patrioti greci che combatterono durante la guerra di indipendenza dall'impero ottomano che ebbe inizio nel 1821 protraendosi per una decina d'anni. Messolonghi era stata una delle principali roccaforti degli indipendentisti. Nessun segno invece del passaggio di Lord Byron che qui mori' nel 1824. Pare che da qualche parte vi siano una statua e un piccolo museo a lui dedicati, ma non siamo riusciti a trovarli. Verso sera, rientrati in barca, la sposto vicino alla colonnina dell'acqua. Togliere la sabbia rossa che la ricopre mi richiede una bella dose di olio di gomito. Mentre sto lavorando arrivano Marc e Micky, da poco approdati con "Alanzi". Sono delusi per aver scoperto di non poter tirare a secco qui la loro barca come avevano intenzione e sono anche preoccupati perche' non sanno dove poterla lasciare dovendo ripartire nei prossimi giorni per degli impegni di lavoro. In piu' non vorrebbero spendere molto e per cio' hanno escluso a priori l'opzione di riportarla a Lefkas, dove il Marina e' attrezzato e sicuro ma certo non economico. Gli suggerisco allora di valutare la possibilita' di lasciarla a Trizonia, un'isoletta poco piu' ad est. Non la conosco ancora personalmente, ma dalle notizie fornitemi da alcuni amici vi sarebbe un porticciolo gratuito e ben protetto che potrebbe fare al caso loro. Nel frattempo e' arrivata l'ora del tramonto e siamo letteralmente presi d'assalto da nugoli di zanzare che trovano terreno fertile nella limitrofa laguna. Sono decisamente aggressive e purtroppo ci daranno un fastidio terribile per tutta la notte. 

(Giornale di bordo)     

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