CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 27 settembre 2018

Atene



Vista la situazione prolunghiamo l'affitto dell'auto di un altro paio di giorni. Voglio approfittare della nostra sosta forzata per rimettere un po' in ordine la barca dai gavoni ai cassetti agli stipetti vari. Dopo aver comprato alcuni contenitori in plastica di diverse dimensioni razionalizzo lo stoccaggio di lampadine, filtri, fusibili e ricambi vari. Ad ogni scatola assegno una numerazione scrivendo su una rubrica il nome dell'oggetto, il numero della scatola nella quale esso si trova e la collocazione di quest'ultima. Riporto sulla rubrica, seguendo la stessa logica, tutto il materiale che si trova su Habibti, dai piumoni, alle viti, alle pile di riserva, agli attrezzi ecc.. Un'operazione un po' maniacale, ma ora ogni cosa è catalogata e facilmente reperibile, in qualsiasi momento e da chiunque, basta consultare la rubrica. Mi ha suggerito questa intelligente soluzione la lettura di un libro di Maurizio Lamorgese: "Sotto una nuvola a forma di banana", che offre anche altri utili consigli. Tutto ciò ha richiesto concentrazione e tempo ed è così che la giornata è trascorsa rapidamente. La serata, invece, l'abbiamo passata ad Atene. In compagnia di Leo e Brigitte, due amici greci, siamo stati in un locale dove si suona del rebetiko "live". Questa sera gli artisti che si esibiscono sono Koutas Mitarakis e Sten Skordopisti rispettivamente al bouzouki e alla chitarra. Canzoni e musiche di Vamvakaris, Tsitsanis e altri grandi. Ritmi struggenti e arie mediorientali. Anche il locale, piccolo e fumoso, era perfettamente in tema. Atmosfera e personaggi "underground", proprio come alle origini del "Rebetes", come lo chiamano gli amanti del genere. Tra musica e chiacchiere abbiamo tirato fino a tardi e rientriamo in barca che sono le 2 del mattino. L'anemometro segna 45 nodi.

(Giornale di bordo)  

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