CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







mercoledì 3 ottobre 2018

Lavrion



Sveglia alle 8. Alle 10 si presentano Kristos ed Alex che mi aiutano a smontare le vele. Murphy colpisce sempre, perchè dopo aver tirato giù il genoa comincia a piovere. Solo per cinque minuti, quel tanto sufficiente per bagnare ponte e tuga e fare in modo da lasciare ovunque le tracce delle suole delle scarpe da ginnastica indossate dai due. Credo che per entrambe le vele questa sia stata la loro ultima stagione. Hanno sette anni, nemmeno troppi, ma le abbiamo sfruttate parecchio e l'Epex, il materiale nel quale sono costruite, quando comincia a degradarsi lo fa rapidamente. Se utilizzassimo la barca per delle gite fuori porta potrebbero fare ancora almeno una se non due stagioni, ma dato che il prossimo anno continueremo a spostarci in Egeo preferisco sostituirle. D'altra parte le vele sono il vero motore di Habibti e tanto vale averlo in perfetta efficienza. Poi è la volta della catena dell'ancora a cui do una bella risciacquata. Anche il relativo gavone ritorna bello pulito. Lubrifico il rollafiocco, i winch, stivo tutte le scotte e l'ancora di poppa, allento il vang in modo che la molla non resti in tensione e fisso per bene il boma. Nel pomeriggio Habibti è pronta per essere alata. Non ci resta che andare a cena dai nostri amici di "Limani". Un'ultima passeggiata sulla banchina del porto, mentre i pescherecci scaricano scatole in polistirolo che vengono immediatamente stoccate in camion frigorifero pronti a portare il pescato nei mercati che apriranno domattina. Poi torniamo in barca per dormirvi quest'anno per l'ultima volta.

(Giornale di bordo)

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