CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 25 aprile 2019

Di bolina


Trovale da te
le tue drizze, le tue scotte
quelle che in barca
non si chiamano mai corde.
Impara da te o con qualche consiglio amico
come si imbriglia un velame antico
e sappi che puoi dare un colpo deciso
a quella barra che arriva al timone
a volger così la tua prua
in direzione di quel vento
che ti nega un sorriso.
E per ogni vento che ti sputera' addosso
per ogni tempo che ti prenderà a schiaffi
prima di incontrare l'angolo morto
prima di avere il fiato troppo corto
sappi che si può risalire il vento
coniugando nozione ed sedimento
sappi che si può giocare il vento
andando di bolina.
Vele corsare
salpano in ogni mare
vele corsare
che vanno di bolina.
Di bolina si può ancora sperare
risalendo venti scivolosi
di bolina ci si può ancora aggrappare
ad appigli decorosi.
La bolina è un insulto alle apparenze
una scommessa irriverente
un colpo di coda schioccato al destino
di chi non ha lampade di Aladino.
Vele cordate
salpano in ogni mare
vele corsare
che vanno di bolina.
Trovale da te
le tue drizze, le tue scorte
per ogni vento che ti sputera' addosso
coniugando nozione e ardimento
resisterai di bolina, di bolina.

(Cristiano De André, Di bolina)

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