CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 1 ottobre 2020

Bodrum


Dopo la notizia di ieri sera relativa all'anticipo del nostro volo per Riad, decidiamo di ripartire il 6 ottobre. Alla luce dell'esiguo numero di voli per l'Arabia Saudita a causa della pandemia, non cogliere questa occasione comporterebbe il rischio di far slittare la nostra partenza a fine mese. Un'enventualità che non ci possiamo permettere. L'alternativa sarebbe quella di fare una triangolazione transitando per Il Cairo, ma in questo caso non solo dovremmo aggiungere una tratta aerea alle due già necessarie per raggiungere la capitale saudita da Bodrum, ma al Cairo saremmo anche obbligati ad un cambio di compagnia aerea con conseguente complicazione per quanto riguarda il trasferimento dei bagagli. Inoltre, in questo periodo di Covid meno tempo trascorriamo sugli aerei e negli aeroporti meglio ci sentiamo. Presa la decisione chiamo il cantiere per comunicargli che vorremmo alare Habibti lunedì prossimo. Fissiamo l'operazione per le due del pomeriggio. Ozgur invece verrà ad aiutarci a togliere le vele lunedì mattina. Infine chiamiamo la clinica dove dovremo fare il test necessario per poterci imbarcare sul volo della Turkish e che è anche obbligatorio consegnare al nostro arrivo a Riad. Occorre farlo al massimo 48 ore prima della partenza e quindi prenotiamo anch'esso per lunedì mattina. I biglietti aerei li compriamo on-line, risparmiando qualcosa rispetto all'acquisto in agenzia. Inutile dire che siamo un po' dispiaciuti per questo imprevisto, ma ci consoliamo pensando che non sempre tutti i mali vengono per nuocere. L'infiltrazione d'acqua dall'asse del timone avrebbe infatti limitato i nostri spostamenti nei prossimi giorni e pertanto ritornare prima a Riad quest'anno significa avere un maggior numero di giorni di vacanza disponibili quello prossimo. Giorni che impiegheremo senz'altro più utilmente di quanto potremmo fare ora. Terminata l'organizzazione relativa alla nostra partenza anticipata, ci dedichiamo alla pulizia di Habibti e al ripiegamento del tender che rimettiamo nel suo alloggiamento nella cabina di prua. Per pranzo mangiamo un paio di "hot dog". Poi nel pomeriggio facciamo due passi alla ricerca di un caricatore 12 volt per l'i-pad. Un'impresa impossibile, tanto che quello che alla fine riusciamo a trovare al momento di utilizzarlo non funziona. Al termine della giornata siamo entrambi davvero stanchi e per cena ci accontentiamo di un gelato che consumiamo alla Gelateria del Corso. Rientrati in barca ci concediamo un gin tonic e un Campari che sorseggiamo in quadrato prima di andare a letto. All'aria aperta la notte comincia a fare freschetto, segno inconfutabile che le prime avvisaglie d'autunno stanno arrivando anche qui.

(Giornale di bordo)

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