CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







mercoledì 21 settembre 2022

Kale Adasi - Kizkumu Koyu

 
Primo giorno d'autunno. Sarà per questo motivo, ma effettivamente l'atmosfera sembra proprio essere cambiata. Si respira la stessa aria di quando, in settembre, si ritornava in città dalle vacanze in attesa di riprendere la scuola. Un'atmosfera sospesa, un po' malinconica. Oggi ci raggiungerà Faruk. Verrà in auto da Gocek insieme a Connie, la sua "moglie tedesca", come è solito chiamarla.  Mi dice che ci penserà lui a trovare un posto dove poter lasciare Habibti ormeggiata al sicuro senza spendere una follia. Nel frattempo si è alzato un vento da nord sui 25 nodi che rinforza nel canale tra la terra ferma e Kale Adasi, dove siamo alla fonda. Habibti e le barche circostanti brandeggiano non poco. Faruk trova un posto per noi ad uno dei pontili in fondo alla baia. E' gestito da Jay, un turco sui trent'anni nato e cresciuto negli Stati Uniti, di cui ha mantenuto il forte accento quando parla inglese. Il luogo nell'insieme non è un granché ed è piuttosto in disordine, ma si trova nell'angolo più ridossato della baia. Quindi possiamo lasciare Habibti incustodita senza preoccupazioni di sorta. Raggiungiamo in auto Selimiye e andiamo a pranzo da "Sardunya", un ottimo ristorante con i tavoli a ridosso del mare che già conosciamo per esserci stati lo scorso anno. Il proprietario è un amico di Faruk che in questa zona pare conoscere davvero tutti. Ordiniamo un branzino e del pesce spada alla griglia da orgasmo papillare. Nel frattempo Faruk riceve una telefonata da Antonio, l'armatore di Alisee, che al momento si trova nella baia di Bozburun con il circuito elettrico in panne. Terminato di pranzare, lasciamo Tania e Connie a Selimiye e in auto raggiungiamo Bozburun. Nella baia il vento è molto forte. Avvistiamo Alisee che si trova alla fonda nel suo bel mezzo e telefoniamo ad Antonio che viene a prenderci con il gommone. Per raggiungere Alisee ci inzuppiamo per bene. Il gommone non è grande, siamo controvento e le onde sono alte e ripide. A bordo faccio la conoscenza di Maurizio, il padre di Antonio, che vive a Crotone, dove porteranno Alisee nei prossimi giorni atrraversando l'Egeo e lo Ionio. Fortunatamente il problema elettrico è presto risolto. Nel frattempo il vento è aumentato ulteriormente fino a raggiungere i 40 nodi. Dopo aver spostato la barca in una zona più ridossata della baia, salutiamo Antonio e Maurizio. A Selimiye recuperiamo Tania e Connie e rientriamo al pontile dove è ormeggiata Habibti. I nostri amici hanno ancora un paio d'ore di strada da fare prima di essere a casa. Faccio il pieno d'acqua e lavo la coperta in modo da essere pronti alla partenza domattina presto. Il mattino seguente è atteso l'arrivo di un'altra barca che ha gia' prenotato il posto in cui ci troviamo ora. Sono giorni in cui tutti cercano luoghi ben ridossati. Fino a domenica, infatti, il vento da nord-ovest continuerà a soffiare piuttosto forte con la punta massima giornaliera sempre nelle prime ore del pomeriggio. Durante la notte il vento si calma, per riprendere a soffiare nuovamente la mattina successiva. 
 
(Giornale di bordo)

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