CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 4 maggio 2023

Olympic Marina


Oggi dobbiamo alare Habibti e metterla in invaso. Attendiamo che il cantiere ci chiami comunicandoci quando dobbiamo spostarci verso il “travel lift”. La telefonata arriva alle 9.15. Un’ora più tardi la barca è sistemata nell’invaso nel quale trascorrerà i prossimi mesi. Gli addetti hanno eseguito il lavoro in modo molto professionale. La carena è pulita e poiché in settembre navigheremo per un altro mese mi limito a risciacquarla con un po’ di acqua dolce. Monto anche il telo in plastica fatto fare da Ozgur per riparare lo sprayhood ed il pozzetto dai raggi ultravioletti. Terminiamo il lavoro alle 13. Salutiamo la nostra amata barchetta e le diamo appuntamento alla fine dell’estate. Con un taxi raggiungiamo il ristorante dove avevamo pranzato il primo maggio. Ci facciamo svelare gli ingredienti utilizzati per preparare il sughetto delle cozze che avevamo trovato molto particolare. Oltre alle cozze ordiniamo una seppia ripiena di formaggio locale. La proprietaria del ristorante, che ci riconosce, è molto gentile. C’è un solo altro tavolo con degli avventori. Sono greci ed hanno tutti l’aspetto dei buongustai, il che depone a favore della qualità della cucina del ristorante. Al loro tavolo si siede anche il pope locale che era di passaggio e a cui offrono un bicchiere di vino bianco. Assomiglia tantissimo all'attore che ha impersonificato il pope di Megisti nel film "Mediterraneo". Tania riesce a farlo sedere al nostro tavolo. Scopriamo così che è un settantenne di origine bretone. Da circa 15 anni è il pope di Lavrion il cui santo patrono è Ayos Andreas. È una persona colta ed ironica. Chiacchieriamo con lui per oltre un’ora, fino a quando il taxi che avevamo prenotato per andare all’aeroporto ci viene a recuperare. Alle 16.30 siamo al terminal dell’Aegean. Il nostro volo per Riad parte alle 22.10. Alle 2 di notte atterriamo nella capitale saudita che ci accoglie con i suoi 40 gradi. Solo un'anticipazione delle temperature infernali che ci attenderanno in estate. L'ultima che, Dio volendo, trascorreremo qui.

(Giornale di bordo)

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