CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







venerdì 1 settembre 2023

Olympic Marina

 
La sveglia è alle 6.30. Sistemiamo le ultime cose a bordo prima dell'alaggio. Maurizio e Sharla, con cui ieri sera abbiamo trascorso una piacevolissima serata, salpano alla volta di Salamina. Domani intendono attraversare il canale di Corinto, prima che chiuda nuovamente in autunno. Alle 8 ci spostiamo nel bacino d'alaggio e mezz'ora più tardi Habibti è fuori dall'acqua. Una volta nell'invaso fissiamo il telone cerato a protezione dello spryhood e del pozzetto e accatastiamo in bagno i parabordi. Gli inservienti si lamentano della gestione del Marina. I prezzi sono diventati esorbitanti, un sacco di gente se ne lamenta e già molti dei clienti abituali se ne sono andati. Per contro loro continuano a ricevere un salario minimo. Anche per noi qui sarà l'ultimo anno. A partire da quello prossimo avremo molto più tempo a disposizione e così potremo gestire la barca in modo più oculato. Salutata Habibti, ci sediamo all'ombra sulla terrazza del bar del Marina. Fa ancora molto caldo. Pranziamo a Lavrion alla solita taverna, ordinando le loro insuperabili cozze alla mostarda. Poi con un taxi raggiungiamo l'aeroporto. Il volo per Roma decolla alle 20.00. A Fiumicino attendiamo per due ore i bagagli in quanto il nastro sul quale dovrebbero arrivare si è rotto. Invece di spostarli su un nastro diverso dobbiamo aspettare la sua riparazione che, casualmente, avviene solo dopo che la partita di calcio Roma-Milan, trasmessa alla televisione, è terminata. Sarà una pura coincidenza? I passeggeri sono furiosi. Raggiungiamo l'hotel. Trascorreremo in Italia un'altra settimana per sbrigare una serie di impegni e poi si rientrerà a Riad, dove mi attendono mesi di lavoro impegnativi.

(Giornale di bordo)

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