Ieri sera ci siamo messi a letto che il vento soffiava forte. Avevo più l’impressione di trovarmi disteso in un bivacco di montagna mentre fuori soffiava la bufera piuttosto che sulla nostra Habibti. La sensazione era comunque piacevole. La memoria mi ha riportato indietro di qualche anno quando in montagna in queste situazioni mi sono ritrovato spesso. L’essere ormeggiati al sicuro in un porto con simili condizioni atmosferiche esalta l’aspetto positivo dell’esperienza. Così come quando in montagna soffia la bufera e si è al riparo all’interno di un un rifugio. Anche per questi aspetti mare e montagna hanno molto in comune. Durante la notte il vento si è placato leggermente e stamattina al risveglio era tornata nuovamente la calma. Solo il cielo continua ad essere coperto da grandi nuvoloni scuri dai quali cade qualche goccia di pioggia. Verso le 12 abbiamo lasciato Punta Ala per andare a Montemerano. Tania, che domani accompagnerò in aeroporto a Fiumicino andrà per una settimana a Beirut a trovare sua madre e pertanto deve preparare la valigia. Da parte mia domani sera sarò nuovamente su Habibti. Lungo la strada per Montemerano siamo transitati da Scansano, la patria del Morellino. Al centro del paese hanno addobbato un albero di Natale decisamente in tema, tanto che non potevamo non immortalarlo.
(Giornale di bordo)
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