Dopo quattro giorni di una gradevole permanenza a Cala Lunga, questa mattina verso le 9 abbiamo lasciato il nostro ormeggio al gavitello. Vogliamo fare un salto a Porto Pozzo per fare un po’ di spesa e se riusciamo anche un passaggio in lavanderia, se la troviamo. C’è una leggera brezza da sud e quindi percorriamo le 6 miglia che ci separano dalla nostra destinazione a motore. Ciò ci serve anche per avere l’acqua calda a bordo per qualche giorno. I pannelli solari, infatti, ricaricano solo le batterie. Dopo un’oretta di navigazione entriamo nello stretto fiordo con il piccolo paese di Porto Pozzo sul fondo. Stento a riconoscere il comprensorio di Conca Verde, dove due miei zii hanno avuto casa per molti anni. L’ultima volta che sono stato da queste parti sarà stato almeno quarant’anni fa. Non proprio l’altro ieri! Davanti al paesino di Porto Pozzo vi sono alcuni pontili e qualche barca è ormeggiata ad alcuni gavitelli. Il fondale è tutto un’alga e verso i pontili è pieno di trappe e blocchi di cemento sul fondale. Mi allontano un poco. Il primo tentativo di dare fondo non ha successo. Quando recupero l’ancora è tutto un ammasso di alghe. Il secondo tentativo va meglio. Calo una ventina di metri di catena su 3,5 metri di profondità. Messo il tender in acqua scendiamo a terra ormeggiandolo ad uno dei pontili, dopo aver chiesto il permesso ad un signore che aveva tutta l’aria di essere il gestore. Gentilmente ci dice che non c’è nessun problema. Purtroppo il supermercato dove pensavamo di fare cambusa è chiuso e guardando dai vetri notiamo che gli scaffali sono tutti vuoti. Qui la stagione turistica è davvero finita. Il vicino tabaccaio ci indirizza verso un altro negozio di alimentari. Quello delle “gemelle” che troviamo accanto alla farmacia, fortunatamente aperto. Maria Grazia, una delle due proprietarie e suo marito sono molto gentili. Fatta la spesa, con quello che siamo riusciti a trovare, il marito ci accompagna con la sua macchina fino al pontile risparmiandoci così un faticoso e non breve andirivieni. Sistemiamo la spesa in barca e ripartiamo alla volta di Cala Marino, un’ampia baia tra le isole di Razzoli, Santa Maria e Budelli. Trascorrere la notte a Porto Pozzo con il suo poco rassicurante fondale proprio non mi va. La navigazione fino a Cala Marino la facciamo tutta a vela di bolina. Nel canale tra le isole di Spargi e Budelli l’anemometro arriva a segnare 18 nodi e Habibti corre sull’acqua a 6 nodi e mezzo di velocità. A Cala Marino ci sono diverse barche ma riusciamo comunque a trovare un gavitello libero proprio in prossimità del Passo degli Asinelli. Sistemiamo la barca, facciamo un rapido bagno in un’acqua non proprio caldissima e poi mi metto ai fornelli. Stasera polpette di carne al pomodoro e dolcetti sardi con una bottiglia di Balbino. Purtroppo mi tocca anche lavare i piatti. L’acqua dolce a bordo è preziosa e Tania è sempre molto generosa nel suo utilizzo. Io invece sono decisamente più talebano. Così mi tocca! Nei prossimi giorni è previsto brutto tempo e vento forte. Domani mattina mi riservo di controllarne l’evoluzione e decidere cosa fare. Per ora ci godiamo questa bella serata.
(Giornale di bordo)
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