CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 1 novembre 2025

Isolotto del Porco - Cala Portese (Isola di Caprera)


Ed è arrivato novembre. Ieri sera siamo andati a dormire presto. Ci siamo addormentati subito nel bel tepore della nostra cabina. Nella notte mi sveglio. Guardo l’orologio. Sono le 2. Sento un sordo rumore di musica. Penso siano gli allievi del Centro Velico Caprera che, come ogni venerdì sera, al termine del loro corso, stiano facendo un po’ di meritata baldoria. Poi mi viene in mente che la “boom boom music” di cui, benché attenuati, si sentono i bassi non sono esattamente nello stile del CVC. Che il rumore provenga da una barca che ha dato fondo vicino a noi mentre eravamo già a letto? Mi affaccio in pozzetto per controllare e mi rendo conto che la musica proviene dalla costa sarda, all’altezza di Capo Orso. Il vento la propaga in mare per alcune miglia. Mi auguro che nelle vicinanze del locale non ci abiti nessuno. Mi viene in mente che tra i vari modi di festeggiare e far baccano ormai si è inserito anche Halloween. Un’americanata che per puri motivi commerciali ormai si è diffusa ampiamente anche da noi. Me ne torno a letto e mi risveglio alle 7.15. “Oggi sei 5 minuti in anticipo”, mi dice Tania che ha già preso il suo caffè seduta in pozzetto e che mi fa notare che in tutti questi ultimi giorni esco regolarmente dalla cabina alle 7 e venti. Sta soffiando un leggero vento da sud-ovest. Quasi un classico a quest’ora in questa parte dell’arcipelago. Guardiamo le previsioni e, in attesa della perturbazione che transiterà a partire da domani pomeriggio, decidiamo di spostarci a Cala Portese, una baia con dei gavitelli sulla costa orientale di Caprera. Quando vi arriviamo non c’è nessuno. Tutti gli 8 gavitelli che sono stati posizionati dall’Ente Parco sono liberi. In più, dal primo novembre non è più nemmeno dovuta la tassa di accesso al parco. Ormeggiamo sul gavitello più isolato. Il tempo è splendido. Seduti al sole fa addirittura caldo. Essendo sabato, sulla spiaggia arrivano alcuni bagnanti. Ci godiamo questo bel clima seduti in pozzetto a fare un po’ di cruciverba, ad ascoltare un po’ di musica e a chiacchierare. Curiosando su internet scopriamo che affacciato sulla cala c’è un ristorante aperto solo l’estate. Un altro “acchiappa turisti”, come quello che si trova su Santa Maria. Prezzi astronomici per piatti ordinari. Se poi ci si azzarda ad ordinare pietanze più sofisticate si superano tranquillamente i 1000 euro per quattro persone. Anche qui le recensioni dei poveri malcapitati mettono in guardia, ma purtroppo non tutti le leggono. Non so se sia possibile, ma credo che ci dovrebbe essere un maggiore controllo su questo genere di attività. Non pare il caso a La Maddalena. Per noi è l’ennesima conferma che in estate in questa parte della Sardegna è meglio tenersi alla larga. Per pranzo Tania prepara un’ottima insalata “niçoise”. Al tramonto ormeggia nella baia un catamarano battente bandiera norvegese. A bordo c’è una famiglia con un bambino che a bordo gioca ai pirati e canticchia felice. Noi ci godiamo questo bel quadretto e, non da ultimo, questa bella serata.

(Giornale di bordo)

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