Altra notte tranquilla alla fonda. Il nostro vicino è partito in direzione di La Maddalena, proprio mentre un’altra barca dava fondo poco lontano. Abbiamo fatto colazione seduti in pozzetto, nonostante non faccia più caldissimo, e poi partiamo anche noi alla volta di Cala Coticcio. Una bella cala sulla costa occidentale di Caprera, chiamata anche “Tahiti” per la sua acqua limpida e le sue spiaggette di sabbia fine. Un charter di francesi proveniente da nord ci anticipa di poco. Diamo fondo poco lontano da loro in 10 metri d’acqua. Nella baia c’è una leggera risacca a causa di un’onda lunga da est. Spero che durante la giornata si attenui. Nel frattempo arriva una terza barca a vela con a bordo un equipaggio tutto maschile, di russi, credo. Danno fondo poco lontano dai francesi. Un barchino di sommozzatori è alla fonda non lontano dall’ingresso della baia. Verso le 14 tutti se ne vanno e restiamo soli. Sono fiducioso che la risacca diminuisca. Il vento, poco, dovrebbe girare da ovest. Ma è davvero troppo poco e non riesce ad invertire il senso delle onde. Di ballare tutta la notte non ci va e quindi dopo un po’ ce ne andiamo anche noi. Una volta superato il capo di Punta Rossa il moto ondoso sparisce. Diamo fondo tra il promontorio dove si trova la Fortezza Bastiani e l’isolotto del Porco. Il fondale è di posidonia e impieghiamo un poco prima di trovare una chiazza di sabbia. Intorno a noi ci sono alcune barche del CVC. Il vento è praticamente assente e sembrano avanzare al rallentatore. Il posto è davvero magico, soprattutto quando restiamo soli. In cielo ci sono un po’ di nuvole nere ma non dovrebbe piovere. I nostri orari continuano ad essere quelli biologici: mangiamo quando abbiamo fame e andiamo a letto quando si affaccia la stanchezza. Oggi consumiamo il nostro unico pasto giornaliero alle 17.30 e mi sa che, come abbiamo fatto ieri, alle 20 saremo già sotto le coperte. È bella la vita così!
(Giornale di bordo)
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