Pur essendo andati a dormire molto tardi, anche stamattina ci svegliamo all’alba. Nella notte si è continuato a ballare un po’, ma la stanchezza era tale che del continuo dondolio ce ne siamo solo parzialmente accorti. Al risveglio le onde nella baia si sono di molto attenuate. Ci alziamo e ci spostiamo dal posto dove ieri notte avevamo dato fondo. Siamo proprio davanti all’invaso del cantiere e benché non penso oggi debbano alare qualche barca ritengo più corretto lasciare libero lo spazio. Diamo fondo poco lontano in 10 metri d’acqua filandone 50 di catena. Avendo tutta la baia a disposizione preferisco abbondare con il calumo in quanto oggi è previsto vento forte da sud-ovest. Verso le 10 ecco che si alza, accompagnato da delle discrete raffiche. Piove anche un po’. La giornata è comunque molto piacevole. È una goduria assaporare il riposo dopo la lunga giornata di ieri. Verso la tarda mattinata da fondo accanto a noi un trimarano battente bandiera francese, mentre una seconda barca arriva nel pomeriggio ormeggiando in porto. Per pranzo cucino dei moscardini al vino rosso. Sempre una prelibatezza. Poi riposiamo un poco e termino il libro che sto attualmente leggendo. Stasera ne inizio uno nuovo. Un giallo di Simenon: “Il grande Bob”. Il titolo è già di per sé una garanzia… Il vento continua a soffiare abbastanza forte fino a tardi. Meglio così in quanto il moto ondoso che genera è stranamente perpendicolare alla direzione in cui soffia. Ne consegue che quando il vento si attenua Habibti dondola un pochino a destra e sinistra. Ma ormai, dopo due mesi di vita in barca, ci siamo abituati a pressoché ogni tipologia di situazione senza che anche le condizioni meno favorevoli incidano sulla piacevolezza complessiva del vivere a bordo. In fondo era uno dei piccoli sogni che avevo nel cassetto quello di avere la possibilità di vivere, almeno per un periodo, in questo modo.
(Giornale di bordo)

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