E siamo già arrivati a fine novembre. Avevamo lasciato Punta Ala un paio di mesi fa che ancora faceva caldo e questa sera rientriamo in barca, dopo aver fatto un salto in giornata a Montemerano e poi a Canino a comprare l’olio, con un clima decisamente invernale. Non per questo il piacere di rientrare su Habibti in questa fredda serata è stato meno piacevole. In realtà è esattamente il contrario. Vedere il porto deserto per me è una sensazione unica. Trovo questa atmosfera così intima. Serena. Gli unici rumori che udiamo sono quelli del vento e quello metallico delle drizze che sbattono contro gli alberi delle barche ormeggiate. Musica per le nostre orecchie. Certo, se a bordo non ci fosse il “santo” Webasto tutto sarebbe meno fascinoso, ma al calduccio l’atmosfera stasera è davvero perfetta. Le nostre navigazioni per quest’anno credo siano sostanzialmente terminate. Continueremo comunque a goderci Habibti per qualche settimana ancora, per poi metterla in invaso, se tutto va bene, prima di Natale per un paio di mesi. Stasera, prima di rientrare a bordo, ci siamo fermati alla Conad di Castiglione della Pescaia dove al banco del pesce abbiamo comprato due tranci di tonno che ho cucinato con dei pomodorini e un pesto di pistacchio. Abbiamo accompagnato il tutto con una bottiglia di Novello toscano. Un vinello che in questo periodo dell’anno ci piace avere in tavola di tanto in tanto. Vecchie abitudini, tradizioni. Chiamiamole come vogliamo. Forse, più semplicemente, piccole cose che ci fanno sentire bene con noi stessi e con il mondo.
(Giornale di bordo)

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